Continua la chiacchieratissima love story tra il presidente francese Nicolas Sarkozy e l'ex modella Carla Bruni. Non amo le telenovela (o telenovelas per restare fedele alla declinazione portoghese). Non amo neppure i paparazzi e le "paparazzate". Mediamente me ne infischio.
Questa volta non ho potuto. Facendo quotidianamente rassegna stampa, mi sono sorbita - controvoglia - questa storia dal suo inizio. Mi stupisco ogni volta di come anche quello che non suscita in noi il minimo interesse riesca a rimanere comunque in testa se ci viene ripetuto un numero sufficientemente elevato di volte.
Questa love story è riuscita a entrare in agenda anche in Italia. Ne hanno parlato tutti. Non è facile in un Paese chiuso a riccio come il nostro. Per la politica e la cronaca estera c'è sempre poco spazio. Un po' di Inghilterra, un po' di Francia e Spagna, un po' di Medio Oriente, un po' di Cina e molto Stati Uniti... la ricetta per confezionare un buon tg/quotidiano è completa. In Africa o in Sud America, in Corea o nelle Filippine, deve infuriare una bufera con venti a 400 Km/h perché in Italia soffi una lievissima brezza. Più i luoghi sono lontani e più eclatante deve essere "il fatto" per essere considerato notizia. E a volte la distanza non è solo spaziale, ma anche culturale.
La coppia Sarkozy-Bruni ha poi dimostrato che il pubblico è gossip-dipendente. O il pubblico o chi lo tratta come tale. E' un circolo vizioso, un cane che si morde la coda. Quello che è certo è che i problemi politici e sociali, le grandi riforme della Francia... tutto è passato in secondo piano. A finire sulle prime pagine (o in quelle centrali, a seconda del giorno e del Paese) è solo il président de la République in quanto uomo, personaggio: prima divorziato, poi fidanzato, poi forse sposo, poi davvero sposo, poi forse padre, poi chissà...
Ultima riflessione. Sarkozy è nato nel 1955. Ha la bellezza di 53 anni, da poco compiuti (il suo compleanno era lo scorso 28 gennaio). I capelli ancora corvini potrebbero essere il frutto di una buona tinta, ma è un dubbio più che una certezza. Il nostro presidente, Giorgio Napolitano, è nato nel 1925. Ha esattamente 30 anni più del "giovane" Sarkozy. L'età che in media separa un padre dal figlio. Gordon Brown è del 1951, José Luis Rodríguez Zapatero è addirittura del 1960.
Silvio Berlusconi è del 1936, Romano Prodi del 1939. Non sto a passare in rassegna l'intera classe politica nostrana, ma Sarkozy al loro confronto è un pischello. Certo, politici meno giovani hanno il vantaggio di essere più saggi. Ma alcune scene viste al Senato della Repubblica, il nostro ramo più "maturo" del Parlamento, porta a pensare il contrario...
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