25 giugno 2013

Come imparare inglese online gratuitamente

Qualche anno fa un noto portale dalle fortune altalenanti lanciò il geniale slogan "Il bello di Internet" (sapete di chi sto parlando, vero?). Oggi suona datato a chi se lo ricorda, probabilmente insensato a chi non lo conosce. Cos'è quindi oggi il bello di Internet? Secondo me è sempre la stessa cosa: l'accesso a illimitate risorse gratuite. Per gli autodidatti volenterosi ma squattrinati (o semplicemente taccagni) è una manna. E qual è una delle cose che più comodamente si può imparare grazie a Internet e che non si potrebbe fare con altrettanta facilità in altri modi? Ma è ovvio: imparare una lingua straniera!
Internet non sarà mai sostitutivo di un viaggio all'estero, ma è decisamente un alleato validissimo e low cost. Basta avere tempo e tanta motivazione.

ALERT: Post dedicato solo agli internauti di buona volontà.

Negli ultimi 5 anni grazie a Internet ho migliorato di molto il mio inglese (non aspettatevi un livello di inglese eccelso, è che partivo da una base imbarazzante), ho studiato le basi di francese e spagnolo e ho rinverdito un po' il tedesco. In pratica riesco a non farmi capire in 5 lingue diverse.
Ecco i siti e gli stratagemmi che mi sento di consigliare.

wordreference.com
Un sito fondamentale per quanto riguarda le lingue straniere. Anzitutto perché ha un dizionario che renderà inutile quel tomone pesantissimo che vi ha fatto flettere lo scaffale.
Dizionari presenti: inglese, spagnolo, francese, italiano, tedesco, portoghese, polacco, rumeno, ceco, greco, turco, cinese, giapponese, coreano, arabo. No, il klingon purtroppo non c'è (per il momento)...
Non ci sono solo le traduzioni secche, ma anche frasi idiomatiche e le combinazioni più comuni.
Per gli utenti Firefox più assidui (come me) c'è la scorciatoia. Qui le istruzioni: http://www.wordreference.com/tools/Firefox-search-shortcut.aspx
Semplificando:
  • scelgo il link che mi interessa per il bookmark (nel mio caso inglese-italiano);
  • vado con il puntatore sul link e clicco il tasto destro del mouse;
  • seleziono "aggiungi link nei segnalibri";
  • passo a Firefox e scorro la lista dei segnalibri fino a quello che ho appena aggiunto; ci vado sopra col mouse, clicco il tasto destro e seleziono "Proprietà";
  • aggiungo nello spazio keyword la combinazione che mi interessa (nel mio caso enit);
  • Salva!
Se il procedimento è stato fatto correttamente, scrivendo nella barra degli indirizzi (che è quella dove trovate le URL) la keyword seguita dallo spazio e dalla parola che voglio cercare, finisco automaticamente sulla pagina della traduzione.
Se non riuscite a trovare una parola che state cercando c'è l'utilissima sezione Forum, dove potrete togliervi ogni dubbio (anche chiedere qual è l'adattamento giapponese di "conosco i miei polli").
Fate attenzione però: su Wordreference si va per imparare. Se postate una domanda in una lingua straniera e vi rispondono elencando tutti gli errori che avete fatto non prendetevela: è buona usanza del forum ed è appunto uno dei motivi per cui qui potrete davvero impare una lingua, molto più complessa, ricca e sfaccettata di quella che presentano nei libri di scuola. Quindi non fate i permalosi e approfittatene!

Altre risorse utili per la categoria dizionari:
  • Google Translator: potete usarlo per tradurre a spanne un documento in una lingua che ignorate, anche perché in Chrome potete attivare la traduzione automatica e non dover neppure perdere tempo a capire se state vedendo una pagina in giapponese, in cinese o in coreano... Non usatelo per traduzioni rivolte al pubblico altrimenti rischiate di fare la fine di questo ristorante. Forse non tutti sanno che... Google Translator vi permette anche di ascoltare la pronuncia delle parole. Approfittatene!)
  • Urban dictionary: se guardi un telefilm americano da qui devi passare!
  • The Free Dictionary
  • Babelfish: che cosa potrà mai offrire oggi il povero Babelfish, pioniere del genere ai tempi di Altavista, passato poi a Yahoo! e poi gambizzato a favore di Microsoft Translator? Se scrollate la pagina che ho linkato troverete un bel po' di frasi fatte tradotte. Ne imparate una al giorno e togliete il medico di torno in un sacco di lingue diverse...


Youtube
Risorsa utilissima per chi vuole imparare una nuova lingua. Iniziate col navigare nei contenuti in lingua straniera. Da qualche tempo Youtube ha aggiunto il servizio sottotitoli: metà delle volte sono sbagliati (vabbé sono generati in automatico, apprezziamo l'impegno), però magari becca proprio l'unica parola che non avevate capito...
Cercate telefilm, serie, telegiornali, riprese amatoriali di bimbiminkia: qualsiasi cosa pur di fare allenamento. Molti programmi sono bloccati per l'IP italiano. Valutate un proxy.

E poi... spazio alle videolezioni! Se ci tenete ad avere un insegnante, questo è il posto giusto per voi. Youtube è piena di video tutorial, armatevi di sana pazienza e appena trovate un canale che vi ispira iscrivetevi. Per imparare una lingua serve costanza.
Per la lingua inglese consiglio:
Speak English with Misterduncan 
Insegnante inglese, ha creato una sorta di format video in cui tra sketch e ambientazioni colorate approfondisce un tema per puntata. 
Di solito l'inizio è sempre lo stesso:
Hi everybody this is Misterduncan in England.
How are you today?
Are you okay?...I hope so.
Are you happy?...I hope so.
Provate la prima puntata (e se vi piace rallegratevi, ce ne sono decine e decine di altre):


Sempre per la lingua inglese vi consiglio English with Jennifer, anche lei è un'insegnante e le sue lezioni sono perfette per iniziare a imparare la lingua.
Concludo con Lear English with Ronnie!, consigliato soprattutto a chi sa già l'inglese ma deve migliorare la comprensione del parlato o svecchiarlo. Ammetto che lei è davvero inquitante la prima volta che la si vede...

17 giugno 2013

Sempervivi in fiore

Avevo già scritto qualcosa sui miei sempervivi. A distanza di poco più di un anno da quel post (ma molto di più dall'inizio della convivenza), le miei piantine mi hanno fatto omaggio di un'abbondante fioritura.
Parto dall'immagine che più mi ha impressionata, ovvero questa:
I sempervivi li vedete, sono quelle rosette piccoline e di scarse pretese che vedete in basso. Non sono molto appariscenti (ho conosciuto ben poche persone che li trovavano interessanti, a parte me), hanno bisogno di poca acqua e poca terra per vivere. Basta dargli tanto sole e loro vivono serene. Sono la pianta ideale dei pollici neri. Giunte alla fine della loro vita, decidono di uscire dall'anonimato e si prendono la più grande delle rivincite: svettano verso l'alto e fanno dei fiorellini tanto semplici quanto bellissimi. Confrontate le altezze, la differenza è davvero impressionante.
Come nelle migliori tragedie, richiamano su di sé attenzioni mai ricevute prima e poi si spengono.

Passiamo ora alle foto vere e proprie fatte con una macchina fotografica degna di questo nome.
Buona visione!

9 giugno 2013

Festival del riuso e del baratto a Milano

Oggi approfittando della DomenicAspasso e sfidando il maltempo con audacia (e idiozia) tale da non essermi neppure munita di ombrello, sono andata in piazza Beccaria per il primo festival del riuso e del baratto di Milano.


Come già spiegato in un precedente post, adoro l'usato e quindi non potevo mancare. Poi era pure una prima edizione, garanzia di minore ressa, quindi approfittando della metro "scontata" e in barba al maltempo, mi sono materializzata in San Babila con un sacco pieno di merci da barattare. E quando dico "sacco" intendo proprio un sacco (blu della spesa). Già perché la sera prima mi ero messa a svuotare gli armadi. E visto che il limite di oggetti per persona era pari a 10, mi sono pure trascinata mio marito per raddoppiare la posta in gioco.

Lampo quiz: qual è stato il motivo principale per cui mio marito ha deciso di accompagnarmi?
  1. per il grande amore che prova per me;
  2. per curiosità;
  3. perché cercava qualcosa in particolare;
  4. per assicurarsi che io non tornassi a casa con più cianfrusaglie di quante ne avevo portato.
Quanto al meccanismo alla base dell'evento è presto detto: bisognava portare oggetti nuovi o usati in buone condizioni, che sarebbero stati valutati da 1 a 3 gettoni. I gettoni erano l'unica forma di pagamento accettata.
A presidiare la raccolta e le vendite i "volontari occasionali" della Rete Onu (Operatori Nazionali dell'Usato), a cui va la mia piena stima perché si sono fatti giusto un po' di pubblicità a fronte di 8 ore d'inferno in cui non sono stati fermi un secondo e hanno dovuto sopportare scene da "svuotatutto" (mancavano solo le risse) e lamentele ad alta voce di quelli che, credendo di essere in negozio, si pretendevano i sacchetti per portare via la merce.

Io sono passata due volte, una al mattino e una al pomeriggio. Al mattino come si può vedere dal contributo fotografico c'era davvero poca gente:
Purtroppo poca gente = pochi oggetti. Però con mia grande soddisfazione sono riuscita ad accaparrarmi 3 collane a me gradite (per 3 gettoni).
A conclusione del primo turno di baratto, ecco cosa ci restava:
E' seguito poi un giro in via Dante per una capatina alla Lush, pranzo in via Torino, gelato sempre in via Torino aromatizzato pioggia&smog (aveva simpaticamente iniziato a piovere), visita dei mercatini in Duomo con libri e riviste usate (c'erano delle chicche per gli amanti del genere davvero degne di nota) e poi ritorno in piazza Beccaria. E questa volta era strapiena.

Con la ressa ovviamente si faticava a vedere gli oggetti in esposizione. E visto che si faticava pure a vedere i manifesti che spiegavano la vocazione "baratto" della giornata, molta della ressa era dovuta a gente che non aveva capito non si trattava di un classico mercatino delle pulci e che quindi non avrebbe potuto acquistare nulla. L'equazione poca gente = pochi oggetti si è trasformata in troppa gente = pochi oggetti comunque. Erano arrivati molti capi di abbigliamento (che non mi interessano) e poca oggettistica. Speravo di trovare qualcosa per il giardinaggio (i rigattieri sono sempre pieni di vasi e balconette, speravo che qualcuno ne portasse!) e invece niente. Quando dopo mezz'ora ho acquistato un leone di legno da appendere al muro con la scritta "Jamaica" qualcosa, nonostante avessimo ancora 12 gettoni mio marito ha considerato chiusa la giornata e mi ha trascinata via.
E qui arriva la risposta al lampo quiz di prima. Chi ha scommesso sulla numero 4 ha vinto.

Arriviamo al bilancio della giornata. E' stato divertente e sono contenta che quello che ho portato sia andato a ruba (avevo raccattato un sacco di oggetti a tema estivo, dalla borsa mare fino al materassino gonfiabile, e spero rallegrino le vacanze di qualcuno). Mi ha un po' delusa invece che Piazza Beccaria fosse occupata per 1/4 dal mercatino e per 1/3 dai gonfiabili di una sponsorizzazione Lego. Probabilmente prevedevano minore partecipazione. A settembre dovrebbero bissare e spero conquistino l'intera piazza. E io ci tornerò col leone jamaicano a cui probabilmente non avrò ancora trovato una collocazione...