5 giugno 2008

Autolesionismo o arte?


Piercing e tatuaggi sono una forma di autolesionismo o di arte, nella sua forma più carnale e pulsante? Purtroppo spesso e volentieri si risolvono in una semplice moda. In estate è un proliferare di tribali e di farfalle o stelle, nei posti mediamente più prevedibili.
Ma non sempre è così. Per qualcuno tatuarsi la pelle o farsi un piercing - per non parlare delle scarificazioni o degli innesti di silicone - è un modo per comunicare, per sentirsi parte di un gruppo. Ma c'è anche chi usa la pelle altrui come se fosse una tela da dipingere o un pezzo di creta da forgiare.

A Cinemi 2007, durante una serata dedicata ai corti della Naba, ho potuto seguire un documentario davvero ben riuscito su Alexander Fuser, body artist che non usa colore e pennelli ma piercing e pezzi di metallo. Oggi ho per caso ritrovato il filmato su Youtube. Ecco come potrebbe essere un angelo "postmoderno".

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao sono Alexandre Fuser, mi ha fatto veramente piacere sapere che ti è piaciuto il mio lavoro...il mio angelo post moderno!
Partecipo alla FLorence Tattoo Convention il 13-14-15 alla fortezza da basso a firenze realizzando 3 performance durante le tre serate, penso che ti potrebbero interessare.
Fammi sapere se vieni così ti procuro un pass.
alexandrepiercing@hotmail.it
a presto
Ale

Anonimo ha detto...

un mix tra captain america e un diavoletto. risultato? na schifezza della miseria. autostima pari a zero ed innesti da attore da film trash. Tanto qui si arriva sempre al trash (Napoli Docet)