6 giugno 2008

Da omelette ad animale domestico: la storia dell'emù Osborne

Da piccola, rompendo un uovo, mi sono ritrovata nel piatto un pulcino malformato. Ancora oggi, quando mi preparo a rompere il guscio, trattengo il fiato. Non è uno dei cento ricordi che vorrei tenere, ma non riesco a sbarazzarmene. Oggi, su Ananova, ho trovato una notizia che me l'ha riportato - nuovamente - alla mente. Ma al protagonista di questa storia le cose sono andate meglio che al pulcino abortito della mia infanzia.

Una signora inglese, Gillian Stone, ha comprato 3 uova di emù destinate a usi alimentari. Invece di farsi una frittata, ha pensato di inserirle in un'incubatrice. Dopo 52 giorni, dall'unico uovo fecondato è uscito Osborne. "Era destinato a diventare un'omelette e invece ora è un emù" ha spiegato la donna, che nella sua vita ha avuto ogni tipo di animale domestico, dalle pecore ai polli. Per un certo periodo nella sua doccia c'era perfino una papera. In futuro il piccolo Osborne potrebbe avere un compagno di giochi. Un'altra storia a lieto fine per un altro uovo.

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