7 luglio 2008

Fertilità, il crollo dopo i 35 anni

E' sempre più difficile per i giovani raggiungere una qualche autonomia economica e stabilità. Gli anni passano e alla fine i frutti si raccolgono verso i 40 anni.
Peccato che l'organismo non sia del tutto d'accordo. Almeno sotto il profilo della procreazione:
(Ansa) L'orologio biologico esiste anche per gli uomini e inizia a ticchettare con insistenza verso i 35 anni: la qualita' dello sperma, a quell'eta', inizia a diminuire e le probabilita' d'incappare in un'interruzione di gravidanza non voluta, al di la' dell'eta' della propria compagna, aumentano sostanzialmente.

E' quanto rivela uno studio effettuato presso il 'Centro di Fecondazione Artificiale' di Eylau e di prossima pubblicazione sul giornale online RBM - anticipato dal quotidiano britannico the 'Guardian'. Secondo i dati raccolti dai ricercatori, la percentuale di aborti spontanei rilevati quando i padri hanno superato gli 'anta' ammonta al 33%: quasi il doppio dello standard 16,7% fatto registrare dai 30-34 enni.

Lo studio si basa sui risultati ottenuti dalle 12mila coppie curate presso il centro di Parigi tra il 2002 e il 2006. ''Sino ad oggi'', ha detto Stephanie Belloc, coordinatrice della ricerca, ''i ginecologi si sono concentrati solo sull'eta' femminile: restate incinte entro i 35-38 anni, recitava i messaggio, perche' dopo e' piu' difficile. Ma da oggi sara' bene tenere sott'occhio anche l'eta' dei padri-potenziali''.

''La vulgata vuole che gli uomini restano fertili anche in eta' avanzata - persino oltre i 90 anni'', analizza Jacques de Mouzon, co-autore dello studio. ''Questo puo' essere vero in alcuni casi ma in generale le anomalie genetiche contenute nello sperma maschile aumentano con il passare degli anni: e' essenziale per gli uomini diventare padri prima dei 40-45 anni''.

Finalmente non soltanto le donne si sentiranno sotto pressione per l'inesorabile scorrere del tempo... Tic tac, tic tac, tic tac...

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