Grazie alla nuova trovata dell'Agenzia delle Entrate da oggi però non dovrete neppure scomodarvi a domandarlo, a vostro rischio e pericolo, al diretto interessato. Potrete semplicemente accedere al sito internet www.agenziaentrate.gov.it e digitare il nome della vostra "vittima" per soddisfare ogni vostra curiosità. Avrete accesso solo alle dichiarazioni dei redditi relative all'anno 2005. Mi dispiace, dovrete accontentarvi...
Mentre c'è chi s'indigna e chi si preoccupa per i propri dati sensibili, dall'Agenzia fanno spallucce e avviano lo scarica barile con il Garante della privacy. Che si dice all'oscuro di tutto...
Vediamo il riassunto della vicenda:
Le dichiarazioni dei redditi dei vip, ma anche quelle dei vicini di casa, sono consultabili sul sito dell'Agenzia delle Entrate: www.agenziaentrate.gov.it. Navigando ufficio per ufficio si possono trovare i redditi dichiarati da tutti i contribuenti. E' però in queste ore difficilissimo accedere al sito, verosimilmente per un boom di contatti. Dalla home page cliccare sul link "Uffici" (in alto a destra), quindi cliccare su «elenco uffici», da qui su «elenchi nominativi dei contribuenti» e infine su «consultazioni elenchi dichiarazioni», cliccare sulla regione della persona che si sta cercando, sulla provincia e sul comune e dopo aver inserito un codice di sicurezza presente sulla pagina stessa, scaricare il file che contiene il dato cercato. Ci sono nomi, date di nascita, redditi dichiarati e imposta pagata. Per conoscere dunque quanto ha guadagnato una determinata persona bisogna solo sapere in quale Comune ha presentato la dichiarazione dei redditi.
Ad autorizzare la pubblicazione degli elenchi di tutte le dichiarazioni dei contribuenti italiani, relative ai redditi del 2005, è un provvedimento del direttore dell'Agenzia delle Entrate, Massimo Romano, anticipato oggi in prima pagina dal quotidiano 'Italia Oggi'. Obiettivo, come scrive Romano, è "un quadro di trasparenza". Gli elenchi dei contribuenti, secondo quanto si legge nel provvedimento datato 5 marzo, sono stati già trasmessi ai Comuni e "ai fini della consultazione sono pubblicati in apposita sezione del sito internet http://ww.agenziaentrate.gov.it, in relazione agli uffici dell'Agenzia delle Entrate territorialmente competenti". Gli elenchi sono suddivisi in persone fisiche, società di persone, società di capitali e enti non commerciali e sono tutti in ordine alfabetico. "Tali disposizioni - spiega Romano - sono sottese a perseguire la finalità di interesse pubblico per realizzare un quadro di trasparenza e di circolazione dei dati, in possesso dell'amministrazione finanziaria in tema di dichiarazioni fiscali, mediante la pubblicazione di appositi elenchi".
PER ENTRATE C'E' OK GARANTE PRIVACY
La pubblicazione degli elenchi dei redditi di tutti i contribuenti italiani risponde alle regole sulla garanzia delle privacy. E' quanto sostiene l'Agenzia delle Entrate. "L'Autorità Garante per la protezione dei dati personali - scrive il direttore dell'Agenzia Massimo Romano nel provvedimento che ha autorizzato la pubblicazione degli elenchi - con decisioni del 17 gennaio 2001 e del 2 luglio 2003 ha affermato che la pubblicazione degli elenchi deriva da una precisa scelta normativa di consultabilità da parte di chiunque di determinate fonti, precisando che - e qui Romano cita testualmente il Garante per la privacy - non vi è incompatibilità tra la protezione dei dati personali e determinate forme di pubblicità di dati previste per finalità di interesse pubblico o della collettività".
GARANTE PRIVACY, NON SAPEVAMO NULLA
ROMA - "L'iniziativa dell'Agenzia delle Entrate non era mai stata sottoposta all'attenzione del Garante. Il collegio è riunito sta prendendo in esame la vicenda". E' quanto precisano gli uffici del Garante per la Privacy, a proposito della pubblicazione degli elenchi dei redditi di tutti i contribuenti italiani sul sito dell'Agenzia delle Entrate che, secondo lo stesso organismo, risponderebbe alle norme che regolano la protezione dei dati personali.
ADOC, PALESE VIOLAZIONE PRIVACY
Sarebbero migliaia i cittadini preoccupati e impauriti che in queste ore stanno telefonando all'Adoc, Associazione per la Difesa e Orientamento Consumatori, dopo la pubblicazione da parte dell'Agenzia delle Entrate sul proprio sito web dei redditi di tutti gli italiani relativi al 2005. E' quanto si apprende da una nota dell'Associazione, che considera l'iniziativa "una palese violazione della legge sulla privacy e un pericolo per l'aumento della criminalità e della violenza, dato che sono stati pubblicati dati sensibili sui redditi, ghiotta fonte di informazione per i criminali". "Abbiamo inviato una lettera al Garante per la privacy - afferma il presidente Adoc, Carlo Pileri - chiedendo l'attivazione di una procedura d'urgenza per inibire la continuazione della pubblicazione di dati sensibili sul sito". "Tra l'altro - continua Pileri - nella modulistica di dichiarazione dei redditi non risulta prevista né un'informativa riguardo la pubblicazione di tali dati né una clausola specifica di autorizzazione alla pubblicazione che costituisce ulteriore violazione della legge stessa".
Attualmente il sito non è accessibile. Nel pomeriggio è apparso per pochi minuti privo di css. Non sono riuscita a trovare i dati sotto accusa. Secondo il Corriere.it i link sarebbero già stati eliminati.
Le dichiarazioni dei redditi saranno anche pubbliche, ma come è possibile sbandierare ai 4 venti un dato tanto importante, che potrebbe alimentare la criminalità o mettere in imbarazzo i redditi più bassi? I dati sarebbero comodamente accessibili anche ai criminali che potrebbero scegliere le loro vittime (la residenza è indicata) come si sceglie una brioche al bar. Non stanno tranquilli neppure i più poveri. Solo recentemente a Basiglio una famiglia si è dichiarata discriminata perché non abbastanza ricca per uno dei comuni più benestanti d'Italia. Hanno parlato di una trappola per sottrarre loro i figli.
L'Autorità ha invitato, altresì, i "mezzi di informazione a non divulgare i dati estratti dagli elenchi resi disponibili in Internet dall'Agenzia con le predette modalità"
Basta fare un giro sui principali portali d'informazione per avere tutte le informazioni sui vip nostrani. Citando il Corriere.it:
Come rivelato sempre da «Italia oggi», ad esempio, nel 2005 un industriale come Luciano Benetton dichiarava un reddito imponibile di 1.635.722 euro, contro i 4.272.591 del comico Beppe Grillo ora diventato celebre per i V-day o i 3.580.995 di euro del più celebre Roberto Benigni. Il reddito non sembra tenere conto della fama: una celebre attrice come Sabrina Ferilli dichiarava un reddito di 423.829 euro decisamente inferiore ai 1.824.084 euro di una comica tv, allora più di nicchia, come Luciana Litizzetto.
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