Il carovita ha colpito gli italiani al portafogli. In molti, in quest’estate 2008, si preparano a vacanze all’insegna dell’austerity. C’è però un prodotto che non conosce crisi e che, con la complicità dell’implacabile afa, ha registrato il boom dei consumi nelle ultime settimane: il gelato. Quasi una necessità in estate, un piacere che non si trascura neppure in inverno, al punto che per coppe, coni, bastoncini, cialde e vaschette gli italiani spendono ogni anno ben 5 miliardi di euro. E i gelatai ovviamente ringraziano.
La Coldiretti, riportando una ricerca dell’Eurisko, ha rivelato che ogni persona consuma annualmente 15 chilogrammi di gelato (contro i 3,7 del 2004). Chi lo evita lo fa soprattutto per questioni di linea (vai alla gallery sulle calorie) o per ben più serie intolleranze alimentari. I consumatori mediamente privilegiano la qualità del prodotto, tanto che nel 60% dei casi scelgono gelati artigianali al posto di quelli industriali.
Nelle vetrine refrigerate ci finisce però anche una fetta della tradizione culinaria italiana. Alcuni prodotti tipici, infatti, sono diventati degli improbabili gusti, riservati agli estimatori. Che dire, ad esempio del gelato all'aceto balsamico, al parmigiano, al barolo, al vincotto o al carciofo? Ma non ci si limita a questo: ci sono gusti a base di olio extravergine di oliva, pesto, ricotta, sedano, finocchio, rosmarino, alloro, rucola, salvia, fava e lenticchie, scamorza affumicata o limone e pepe. Li chiamano “gelati salati” e sono una delle nuove frontiere della produzione made in Italy.
C’è anche un’altra tendenza, quella salutistica, che sta portando nuovi sapori e ingredienti nel banco frigo. Dopo lo yogurt gelato e il gelato di soia o di riso, ecco moltiplicarsi i gusti al ginseng, coriandolo, miele, tè verde e tè nero, pappa reale, alloro, rosa canina, carota, tarassaco, zenzero, sambuco, ginepro o eucalipto, tanto per citarne alcuni. I gelati alle erbe, presentati al Salone Internazionale della Gelateria e Pasticceria di Rimini nel 2004, arricchiscono ulteriormente l’offerta nostrana, già apprezzata e riconosciuta a livello internazionale.
Buone vacanze!
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