6 gennaio 2011
Amicizia interspaziale
Oggi sul blog di Paolo Amoroso - apprezzato da chiunque frequenti il Planetario di Milano - ho letto una storia che mi ha davvero colpita. Paolo ha ricevuto una richiesta d'amicizia in Facebook da parte di un altro appassionato di astronomia come lui. Fin qui nulla da segnalare. Se non fosse che la richiesta arrivava dallo spazio. A contattarlo sul social network è stato infatti il comandante della Stazione Spaziale Internazionale.
Non mi dilungo oltre. Vi invito ad andare sul blog Avventure Planetarie per leggere il resoconto di Paolo. Vi garantisco che ne vale la pena.
Quanto a me, ho trovato il suo racconto e, più in generale, l'intera vicenda davvero sorprendente. Sorprendente, sì. Mai avrei pensato che un astronauta potesse mettersi a postare su un social network come io sto scrivendo su questo blog. E' incredibilmente strano e "normale" al tempo stesso. Lui sta orbitando attorno alla Terra eppure riesce a mettersi in contatto, a distanza, con tutti coloro che condividono i suoi stessi interessi: ecco riassunti due dei più grandi traguardi tecnologici degli ultimi decenni, la mobilità e la comunicazione senza limiti (o quasi). La prima metà del secolo che ci siamo lasciati alle spalle sembra così lontana... Mi pare stia a noi come il Medioevo sta al Novecento. E a ben pensarci, avrei parecchie difficoltà a spiegare questa vicenda a mia nonna, classe 1911, che alla mia età neppure immaginava che l'uomo avrebbe messo piede sulla luna. Credo che mi ascolterebbe affascinata e divertita. E' così che di solito affronta i film di fantascenza alla tv...
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