17 aprile 2009

"He's done it AGAIN!" Stampa italiana ed estera a confronto

Il premier sembra invidiare dal profondo le persone abbronzate. Ieri Obama, oggi un prete in Abruzzo. Apriti cielo. Battute a sfondo razzista. Mah, non saprei, le ho sentite fare da molti anziani e mai con cattive intenzioni. Forse è solo frutto di un umorismo dal sapore stantio che in un clima di politically correct suona davvero stridente (e anche banale). L'ennesima battuta di Silvio Berlusconi sulle persone di colore mi lascia totalmente indifferente. Non mi lascia altrettanto indifferente la reazione della stampa italiana.
Oggi, nella giornata in cui moltissimi hanno attaccato Santoro per la puntata di ieri di AnnoZero (non avendola seguita, non entro nel merito della correttezza o meno delle polemiche), qualcuno ha sentito nominare l'ennesima graff del premier?
Strano, il Telegraph ne ha ampiamente parlato:

Leggete l'articolo "He's done it AGAIN! Berlusconi tells black priest: 'I wish I had time to get as tanned as you'".
Non ho trovato nessun video che testimoni l'accaduto, quindi la prendo con le pinze.
Però segnalo che oggi
ANSA ROMA - Il giornale, attaccato nella puntata di ieri di Annozero su Raidue da Michele Santoro, dedica oggi le prime cinque pagine alla trasmissione di ieri. In prima pagina una foto di Santoro con il titolo Sempre più squilibrato e un editoriale del direttore Mario Giordano col titolo Diritto di imbroglio. Anche Libero, il quotidiano diretto da Vittorio Feltri, dedica ben tre pagine alla vicenda Annozero. In prima pagina campeggia un editoriale di Renato Farina con un titolo chiaro: Santoro se ne frega.

Visto le polemiche scatenate da Santoro, forse non c'era spazio per segnalare l'enorme visibilità del premier sul Telegraph.
Invece di polemizzare inutilmente, sarebbe il caso di rimboccarsi le mani e dare sostegno e speranza - oltre ovviamenti ad aiuti concreti - a una popolazione ferita. Quello che è successo in Abruzzo, con case nuove ed edifici pubblici crollati per evidenti difetti di produzione e di materiali, è una tragedia che ferisce e dovrebbe far riflettere tutta l'Italia. I soccorsi sono principalmente (o quasi esclusivamente) affidati alla protezione civile, un corpo di volontari, non stipendiato dallo Stato; gli abruzzesi che hanno perso la casa si sono solo visti congelare il mutuo fino alla fine dell'anno (e poi? riprenderanno a pagare? E l'ipoteca di garanzia sulla casa a che serve? Neanche in caso di calamità naturale le banche ci rimettono?); per la ricostruzione si parla di New Town e innovazioni architettoniche varie. Speriamo solo di non veder replicati scempi come quelli avvenuti a San Giuliano di Puglia, dove è caduta una scuola ma hanno raso a zero l'intero paese per ricostruire una cittadella che potrà ospitare il triplo degli abitanti. O per il terremoto in Irpinia, grazie al quale anche Comuni non danneggiati dal sisma sono riusciti a ottenere i finanziamenti per la ricostruzione. E per il quale paghiamo ancora una maggiorazione sui carburanti.
Confido che l'Abruzzo si risollevi il prima possibile e che la sua ricostruzione rifletta l'identità di quella regione e non gli interessi dei soliti speculatori...

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