E fu una svolta epocale: certo, c'erano le carrozze fumatori, ma spesso erano contigue (e non separate da porte) rispetto a quelle non fumatori. E mediamente capitava di trovare cafoni che fumavano davanti ai bagni o nei corridoi, con buona pace di chi aveva scelto la carrozza non fumatori per risparmiarsi il fumo passivo.
Allora il Ministro alla Salute era Sirchia (ve lo ricordate? Era il Berlusconi bis e lui fu condannato in primo grado per tangenti legate al mondo della salute pubblica. Ci ha regalato la sacrosanta legge anti-fumo e la black list delle razze pericolose, emanata tanto per tranquillizzare gli animi dopo alcuni drammatici episodi di aggressione da parte di cani).
Ma torniamo al divieto di fumo. 7 euro di multa per chi fumava in treno (ma non credo che la cifra sia enormemente lievitata dal 2004). Conosco parecchie persone con il vizio del fumo che sarebbero pronti a sborsare quella cifra senza battere ciglio pur di farsi una fumatina in santa pace. E poi ci sono sempre i bagni dove, come ai tempi del liceo, è possibile fumare di nascosto.
In Arabia Saudita le cose vanno diversamente. Ieri sera mentre vedevo il tg di La7 sono stata colpita da un titolo che scorreva nella parte bassa dello schermo: "Arabia Saudita, fuma in aereo. 30 frustate".
Oggi ho voluto capirne di più. Ecco il lancio dell'Adnkronos
Riad, 2 feb. - (Aki) - E' stato condannato a una pena di 30 frustate perché scoperto a fumare a bordo di un aereo della compagnia aerea saudita. E' la diavventura di un cittadino sudanese, residente nel regno arabo, che si sarebbe rifiutato di spegnere la sua sigaretta mentre si trovava a bordo di un aereo di linea in una tratta interna al regno arabo. Secondo quanto riferisce il giornale saudita ‘Okaz’, durante il volo Gedda - Qurayat l'uomo si sarebbe piu' volte rifiutato di spegnere la sigaretta nonostante le ripetute di richieste avanzate dal personale di bordo di smettere di fumare. Per questo, una volta atterrati all'aeroporto Re Abdualziz di Gedda, è stato arrestato dalla polizia e subito portato davanti ad un magistrato. Nonostante il sudanese avesse più volte chiesto scusa, giustificandosi per il fatto di essere già in cura presso una clinica anti-fumo, il giudice è stato irremovibile e lo ha condannato a subire 30 frustate. In un caso analogo, avvenuto nell'aprile del 2008, un tribunale delle province orientali del paese aveva condannato a 50 bastonate un uomo scoperto a fumare sul volo Dammam-Riad.
Più che di frustate per chi fuma, si dovrebbe parlare di frustate per chi è maleducato e si rifiuta, nonostante sia in torto, di spegnere la sigaretta. Errare è umano, perseverare è diabolico. E cafone.
Detto questo, non sono ovviamente a favore delle pene corporali, che trovo inutili, umilianti e mi fanno pensare alle persecuzioni medioevali. Meglio invece una bella multa, magari da risarcire con servizio civile. Ma se l'importo è di 7 euro, stiamo freschi...
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