Nella puntata di Tetris del primo maggio (curiosamente non dedicata al lavoro ma al velinismo in politica), è stata presentata un'intervista al nostro "potenziale" re, Emanuele Filiberto di Savoia. L'intervista è abbastanza imbarazzante, per vari motivi.
Al Savoia manca quella furbizia "politica" (ma anche quel buonsenso) necessari per superare vivi un'intervista non concordata. Perché, ad esempio, non mentire rispondendo "L'UDC è il mio partito preferito" invece di lasciar intendere che gli dispiace che il PDL non l'abbia candidato, ma per il futuro chissà...
Perché proporsi agli italiani, che mal hanno digerito la richiesta di danni avanzata da lui e da quel genio di suo padre, ipotizzando una guerra nucleare in grado di far svanire l'articolo 139 della Costituzione? Ma fatti furbo, dì "Assolutamente no, l'Italia è una repubblica e nessuno la vorrebbe diversa!".
Mi domando come sia venuto in mente all'UDC di candidare questo brillante stratega solo perché ha vinto "Ballando con le stelle"...
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