Abito in condominio, un condominio tranquillo, pieno di anziani, in una zona a bassa criminalità. A quanto pare abbiamo avuto l'onore di essere stati i primi derubati nell'ultimo ventennio. Ho una porta blindata recente, vicini di casa quasi sempre presenti, non sono ricca, non fingo di essere ricca, mi ritenevo il bersaglio meno invitante. E invece...
Ora, che ho così voglia di risistemare casa che pur di non farlo mi sono messa a scrivere questo post, ho un misto di disgusto e voglia di far finta che niente sia successo. Non hanno torto un pelo ai miei gatti e non hanno "spaccato tutto" come ho visto fare in altri casi. Gli ori erano inutilizzati in un cassetto e posso dirmi, mentendo, che sono ancora là e che non è successo nulla. Ma a livello inconscio mi sento violata nella privacy di casa e mi trovo istintivamente a chiedermi, davanti a ogni persona dall'aspetto meno rassicurante della media, se ha in tasca la mia fede... Ecco quindi che cosa avrei voluto sapere PRIMA di questo furto. Sperando che il mio racconto possa servire ad altre persone.
- Se ti citofonano non aprire senza neppure chiedere "chi è?" pensando che tanto ci sono le porte private.Per uno scassinatore professionista non esistono porte invalicabili. Esistono solo porte che si aprono con più o meno fatica. E nel caso di un topo d'appartamento, un tempo superiore ai 10 minuti per lo scasso può essere un deterrente sufficiente.
- Se vivi al primo piano fai attenzione alle finestre; se vivi all'ultimo fai attenzione all'ascensore. Per i ladri è facile salire e, soprattutto nel caso di un pianerottolo di sole 4 famiglie come il mio, è facile scassinare la porta senza essere visti. Basta oscurare gli spioncini dei vicini, controllare le scale (l'ascensore è facile) e il gioco è fatto. Una volta entrati si può rovistare con calma se si conoscono abbastanza bene gli orari della vittima predestinata;
- Non sempre il furto è improvvisato; ci sono dei segnali che il condominio è stato preso di mira. Qualche mese fa nel mio palazzo hanno messo dei segni a lato delle porte. Nell'ultima settimana più e più volte dei fantomatici addetti dell'Enel con una tuta da lavoro generica sono stati visti aggirarsi per i piani; basta avere buoni rapporti coi condomini (soprattutto se passano molto tempo in casa) e tenere gli occhi aperti per tutelarsi;
- La chiave a doppia mappa non è sicura. Nel mio caso l'hanno aperta senza neppure un segno di effrazione (e la serratura funziona ancora). Su un pianerotto non conta tanto che la porta sia spessa o che non si scalfisca neppure con le bombe. Nessuno verrà mai con una sega circolare in un condominio abitato. E per lo stesso motivo non possono mettersi ad abbattere la porta a spallate (anche perché se scoperti causa danni alla porta non avrebbero tempo di rovistare in casa). Quindi per assurdo è meglio avere una porta non blindata con un'ottima serratura che una blindata con una serratura comune che i ladri sono abituati ad aprire.
- Il sistema di allarme conta. Se avessi avuto una sirena sulla porta i ladri sarebbero sicuramente scappati. E i vicini l'avrebbero sentita e avrebbero chiamato la polizia;
- Appena vi accorgete del furto chiamate il 112. Non toccate nulla anche perché potrebbero esserci indizi utili. Se i ladri dovessero essere presi in tempi brevi, ci sono ottime speranze di recuperare la refurtiva (i soldi no, ovviamente);
- Nascondete gli oggetti più cari. Una volta che sono entrati i ladri rovistano ovunque. Tranne che nelle stanze meno scontate e che richiedono troppo tempo per essere rivoltate. La stanza più a rischio è quella che non confina coi vicini, quindi evitate di lasciarci i preziosi o i soldi.
- Mettete i classici "specchietti per le allodole". Tutti abbiamo un po' di soldi o degli ori in casa e vi butteranno tutto all'aria finché non li troveranno. Quindi conviene raccogliere in un luogo credibile (ad esempio un portagioie in camera) alcuni oggetti di valore modesto (una catenina in oro a cui non si tiene troppo, qualche orecchino che non si usa più, un vecchio anello, l'argento, etc.) o un po' di banconote, per poi nascondere nei luoghi più inaccessibili (ripostiglio, nel barattolo dello zucchero, in un libro finto nella libreria...) gli oggetti che non vogliamo perdere. Io avrei dovuto farlo con la mia fede di nozze.
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