20 aprile 2013

Un paese che affonda...


Negli ultimi giorni per motivi lavorativi in orario d'ufficio e per sano masochismo negli orari serali, sono riuscita a seguire passo passo l'elezione del nuovo presidente della Repubblica e il delirante spettacolo offerto dal PD. Dopo ore e ore a seguire il tema ho iniziato ad avere allucinazioni mistiche in perfetto stile Fantozzi. L'apoteosi è stata stanotte, quando ho sognato la vittoria di Massimo D'Alema e una marcia su Roma dei militanti del Partito Democratico armati di torce infuocate e forconi.
Tralasciando i media tradizionali che onestamente non mi hanno regalato particolari emozioni, salvo forse per qualche intervista isterica seguita alla nomina di Prodi (meravigliosamente bruciato in una sola votazione), quello che mi ha davvero appassionato è stata la telecronaca di Alessandro Gilioli sulla sua pagina Facebook. Era nel capannello improvvisato che si era raccolto fuori dal teatro Capranica e i suoi status erano degni di un racconto epico. Parodistico ma epico.
L'impressione che ho avuto, e che credo avranno avuto in tanti sfortunati come me, è quella di un paese sotto sequestro da parte di una classe politica incapace di rinnovarsi e di guardare al futuro. Basti pensare ai nomi che sono stati portati avanti: Franco Marini, Romano Prodi, Massimo D'Alema... Perfino la Chiesa ha saputo rispondere alle richieste di cambiamento meglio di come hanno fatto i partiti tradizionali (e se si più capire dalla destra conservatrice, lo si accetta meno dalla sinistra più riformatrice). In un momento come questo serve un presidente che rafforzi il senso di unità del Paese: sono momenti difficili, di profonda crisi economica e di fiducia nelle istituzioni. E non c si riesce a giocare un nome diverso da quello di Romano Prodi? Sicuramente di alto livello, sicuramente credibile a livello internazionale, ma non unisce tutti gli italiani.

Il Partito Democratico mi ha ricordato in campagna elettorale un uomo circondato dalle mine: sta immobile, col terrore negli occhi, perché sa che se mette un piede sul punto sbagliato salta in aria. Peccato che se ti stanno bombardando, forse le mine sono l'ultimo dei tuoi problemi.
Durante l'elezione del presidente della Repubblica mi ha ricordato invece un uomo nelle sabbie mobili: se sta fermo affonda, se si muove affonda di più. L'unica sua salvezza è di aggrapparsi a una corda e trascinarsi faticosamente fuori dal pericolo. Ma visto che le sabbie mobili sono dentro il partito, nessuno lancerà una corda. Perfino Sel si è tirato fuori contrassegnando le schede con "R. Prodi" per non essere accusato di aver sabotato la coalizione. Insomma, il partito di maggioranza in Parlamento è allo sbando. Sarebbe interessante guardare questo teatrino politico in poltrona muniti di pop corn, se non fosse che c'è il futuro di un paese sul piatto. E lunedì, quando riapriranno i mercati, forse l'Italia non avrà ancora un presidente. Oppure potrebbe riavere lo stesso di qualche giorno prima, annunciando al mondo che non solo non siamo in grado di eleggere un governo, ma non siamo neanche in grado di eleggere il Presidente della Repubblica. E se non si riesce a svolgere il normale iter istituzionale, figuriamoci il resto...



13 aprile 2013

Furto in appartamento, cosa avrei voluto sapere prima di essere derubata

Ieri sera torno a casa dall'ufficio e mi trovo la casa completamente sottosopra. Tutte le ante del salotto aperte, i plichi con gli atti notarili e le carte della dichiarazione dei redditi degli ultimi 10 anni sparsi per la casa, materasso buttato sulla cassettiera di lato, letto contenitore aperto, biancheria sparsa ovunque, cassetti aperti, le scatolette che contenevano i miei pochi ori (tra cui la fede nuziale che non mi stava più) sul pavimento ormai vuote. Vabbé, sono passati i ladri. Ironia della sorte, il giorno prima avevamo fatto un ambo secco al Lotto (mai capitato prima) e siamo riusciti a goderci la vincita per poche ore (Ironic, don't you think direbbe Alanis Morissette).
Abito in condominio, un condominio tranquillo, pieno di anziani, in una zona a bassa criminalità. A quanto pare abbiamo avuto l'onore di essere stati i primi derubati nell'ultimo ventennio. Ho una porta blindata recente, vicini di casa quasi sempre presenti, non sono ricca, non fingo di essere ricca, mi ritenevo il bersaglio meno invitante. E invece...
Ora, che ho così voglia di risistemare casa che pur di non farlo mi sono messa a scrivere questo post, ho un misto di disgusto e voglia di far finta che niente sia successo. Non hanno torto un pelo ai miei gatti e non hanno "spaccato tutto" come ho visto fare in altri casi. Gli ori erano inutilizzati in un cassetto e posso dirmi, mentendo, che sono ancora là e che non è successo nulla. Ma a livello inconscio mi sento violata nella privacy di casa e mi trovo istintivamente a chiedermi, davanti a ogni persona dall'aspetto meno rassicurante della media, se ha in tasca la mia fede... Ecco quindi che cosa avrei voluto sapere PRIMA di questo furto. Sperando che il mio racconto possa servire ad altre persone.
  • Se ti citofonano non aprire senza neppure chiedere "chi è?" pensando che tanto ci sono le porte private.Per uno scassinatore professionista non esistono porte invalicabili. Esistono solo porte che si aprono con più o meno fatica. E nel caso di un topo d'appartamento, un tempo superiore ai 10 minuti per lo scasso può essere un deterrente sufficiente.
  • Se vivi al primo piano fai attenzione alle finestre; se vivi all'ultimo fai attenzione all'ascensore. Per i ladri è facile salire e, soprattutto nel caso di un pianerottolo di sole 4 famiglie come il mio, è facile scassinare la porta senza essere visti. Basta oscurare gli spioncini dei vicini, controllare le scale (l'ascensore è facile) e il gioco è fatto. Una volta entrati si può rovistare con calma se si conoscono abbastanza bene gli orari della vittima predestinata;
  • Non sempre il furto è improvvisato; ci sono dei segnali che il condominio è stato preso di mira. Qualche mese fa nel mio palazzo hanno messo dei segni a lato delle porte. Nell'ultima settimana più e più volte dei fantomatici addetti dell'Enel con una tuta da lavoro generica sono stati visti aggirarsi per i piani; basta avere buoni rapporti coi condomini (soprattutto se passano molto tempo in casa) e tenere gli occhi aperti per tutelarsi;
  • La chiave a doppia mappa non è sicura. Nel mio caso l'hanno aperta senza neppure un segno di effrazione (e la serratura funziona ancora). Su un pianerotto non conta tanto che la porta sia spessa o che non si scalfisca neppure con le bombe. Nessuno verrà mai con una sega circolare in un condominio abitato. E per lo stesso motivo non possono mettersi ad abbattere la porta a spallate (anche perché se scoperti causa danni alla porta non avrebbero tempo di rovistare in casa). Quindi per assurdo è meglio avere una porta non blindata con un'ottima serratura che una blindata con una serratura comune che i ladri sono abituati ad aprire.
  • Il sistema di allarme conta. Se avessi avuto una sirena sulla porta i ladri sarebbero sicuramente scappati. E i vicini l'avrebbero sentita e avrebbero chiamato la polizia;
  • Appena vi accorgete del furto chiamate il 112. Non toccate nulla anche perché potrebbero esserci indizi utili. Se i ladri dovessero essere presi in tempi brevi, ci sono ottime speranze di recuperare la refurtiva (i soldi no, ovviamente);
  • Nascondete gli oggetti più cari. Una volta che sono entrati i ladri rovistano ovunque. Tranne che nelle stanze meno scontate e che richiedono troppo tempo per essere rivoltate. La stanza più a rischio è quella che non confina coi vicini, quindi evitate di lasciarci i preziosi o i soldi. 
  • Mettete i classici "specchietti per le allodole". Tutti abbiamo un po' di soldi o degli ori in casa e vi butteranno tutto all'aria finché non li troveranno. Quindi conviene raccogliere in un luogo credibile (ad esempio un portagioie in camera) alcuni oggetti di valore modesto (una catenina in oro a cui non si tiene troppo, qualche orecchino che non si usa più, un vecchio anello, l'argento, etc.) o un po' di banconote, per poi nascondere nei luoghi più inaccessibili (ripostiglio, nel barattolo dello zucchero, in un libro finto nella libreria...) gli oggetti che non vogliamo perdere. Io avrei dovuto farlo con la mia fede di nozze.

Concludo con questa mappa che ho trovato oggi cercando informazioni sui furti e che mi ha dato molto da pensare: