13 agosto 2009

Il caso del Seat 29E


Vi faccio ripercorrere i miei stessi passi. Guardate il corto che ho inserito in apertura. E' una breve animazione che è stata recentemente trasmessa sul canale digitale di QOOB. Visto? Bene, immagino che ora, come me, vi stiate domandando se abbia un fondamento di verità.

Sappiate che non è una leggenda metropolitana. Negli Stati Uniti la geniale lettera scritta dal passeggero esasperato dal viaggio davanti alla toilet dopo aver sborsato 400 dollari per il biglietto aereo, ha fatto storia. E' diventata un vero e proprio cult. In molti hanno dibattuto sul fatto che, negli aerei, "chi prima arriva, meglio alloggia" (o siede, in questo caso). In molti hanno riso e si sono riconosciuti nel povero viaggiatore.
C'è anche chi ha provveduto a far circolare le scansioni del testo originale.

Sull'enciclopedico Snopes.com (che i cacciatori di bufale ben conoscono) è riportata la lettera per intero e una spiegazione della vicenda. Ecco la storia del Seat 29E secondo Snopes.com.
Immagino lo stato d'animo di chi l'ha scritta. Mi figuro un passeggero annoiato, con carta e penna in mano, pronto a scrivere fino al momento in cui si dovrà alzare per scendere dall'aereo. La lettera è quasi trascinata, un po' come si trascina, tra fastidi e disagi, un viaggio davanti ai bagni.

Tra una lamentela e una battuta di spirito, questo sarcastico passeggero ha colto nel segno: valeva la pena, per guadagnare un posto a sedere, condannare un cliente a un viaggio così imbarazzante?

Ho trovato davvero contraddittoria la reazione della Continental Airlines. Chiede scusa al viaggiatore ma non toglie il posto a sedere. Ha senso ammettere l'errore (ovvero scusarsi) ma non porvi rimedio?

Su Snopes.com scopriamo qualcosa in più rispetto a quanto ci viene detto dal corto.
Contattata dalla redazione, la compagnia aerea ha confermato di aver ricevuto la lettera (ribadiamolo, è tutto vero, il corto non è frutto di una sceneggiatura ed è questa autenticità che ha trasformato una lettera di lamentele in un cult degno di una trasposizione filmica) ma non ha voluto parlarne, definendo le informazioni "riservate". Sempre Snopes.com ricorda che l'editorialista del Chicago Tribune Eric Zorn il 22 luglio 2005 ha avuto una conferma dell'autenticità della lettera da un portavoce della Continental:
"La lettera non è totalmente precisa e usa il sarcasmo per far apparire il posto peggiore di come è in realtà. Ma non vogliamo deridere la preoccupazione di questo cliente - il posto 29D (n.d.r. ma non era il 29E?) non è l'ideale. La maggior parte dei voli non sono tutti sold out e normalmente possiamo far spostare i clienti che preferiscono non sedere in questo posto. Comunque, il volo del 21 dicembre era completamente pieno e noi ci siamo scusati con il cliente che ci ha inviato le lamentele. Se ci fosse stata una veloce e facile soluzione a questo problema, l'avremmo risolto all'istante. Comunque, la configurazione dell'aircraft è fissa e c'è poco che possiamo fare a questo punto per far sparire il problema".

In realtà basterebbe non assegnare mai quel posto, o almeno, al momento della prenotazione, avvisare il possibile viaggiatore. Questo costerebbe meno di rifare nuovo l'aereo.

Non credo che la compagnia aerea abbia gestito a dovere la critica.
Oggi, mentre ero in metropolitana, stavo leggendo "[mini]marketing - 91 discutibili tesi per un marketing diverso" di Gianluca Diegoli. E' stato scritto un anno fa, ma se le aziende continuano a vedere la comunicazione come qualcosa di accessorio, da fare se e quando c'è budget e comunque sempre su binari certi e sicuri, resterà a lungo un'opera di preveggenza.
Cito la tesi 72:
La vostra reputazione non dipende da quanti sbagli fate. Ma da che tipo di sbagli fate, e da come rispondete a chi ve lo fa notare.


La risposta della Continental Airlines non è stata delle migliori. La fama del posto 29E ci ricorda cosa non deve fare una buona comunicazione di crisi: ignorare l'evento scatenante presentandolo come "proprietary" e sminuirlo qualora lo si prenda in considerazione.

Nessun commento: