31 ottobre 2008
Pubblicità geniali - 1
Ricordate la gonna bianca svolazzante di Marilyn in "Quando la moglie è in vacanza"?
Non potrete più guardarla con gli stessi occhi dopo aver visto questa pubblicità di Science World. Complimenti per l'ironia e per il coraggio di utilizzare nuovi linguaggi per divulgare la scienza. La speranza è che i contenuti non strizzino l'occhio allo share facile come il manifesto.
30 ottobre 2008
Sordomuta multata per aver parlato al cellulare
A volte, di fronte a un'ingiustizia, il problema maggiore è dimostrare che la si è subita. Nel caso di questa signora, le cose sono state più facili.
Ansa, 2008-10-29 14:15
ROMA - Il giudice di pace di Roma Saverio Del Gaizo ha annullato la multa di 68 euro, con decurtazione di cinque punti della patente, notificata ad una sordomuta perché - stando al verbale di contestazione - sorpresa dai vigili urbani in via Tuscolana al volante del suo veicolo mentre parlava con il telefono cellulare.
Il Comune di Roma è stato condannato al pagamento delle spese di giudizio. Il grottesco verbale di contravvenzione emesso nei confronti di Maria Bartoccini era finito al vaglio del giudice in seguito al ricorso presentato dall'avvocato Diego Perugini. Del Gaizo non ha potuto fare altro che prendere atto della svista dei vigili urbani, anche in considerazione del fatto che è sordomuto anche il marito della signora Bartoccini, abituale , conducente dell'auto di famiglia.
La violazione al codice della strada, come spesso accade, non era stata contestata al trasgressore nella immediatezza. "Di fronte all'evidenza della ragione - ha commentato l'avvocato Perugini - è caduto l'assioma dell'infallibilità dei vigili urbani. Tutti possono sbagliare, anche loro".
28 ottobre 2008
Pio XII e gli ebrei
Mentre si lotta per la beatificazione di Pio XII, nuove rivelazioni sulla sua azione nei confronti dello sterminio degli ebrei. La domanda sorge spontanea: ha senso rendere beato un personaggio tanto controverso?
Ansa, 2008-10-18 14:37
ROMA - C'è un nuovo tassello da inserire nel cangiante e spesso contraddittorio mosaico del rapporto tra Pio XII e gli ebrei nell'autunno del 1943, quando le Ss di Herbert Kappler arrestarono poco più di mille romani nel ghetto e nei quartieri della "città aperta" e li spedirono ad Auschwitz.
Si tratta di documenti che arrivano dagli archivi inglesi e americani, visto che quelli vaticani sono tuttora inaccessibili. Uno di questi illustra l'incontro avvenuto due giorni dopo la retata nel ghetto, il 18 ottobre '43, tra il Papa e l'inviato straordinario della Gran Bretagna presso la Santa Sede: in quella occasione Pio XII tace sulla retata e il diplomatico gli chiede di interpretare con maggior determinazione il suo ruolo. In quel contesto Pacelli afferma che i tedeschi si sono comportati "correttamente" con il Vaticano.
In quelle ore il treno con gli ebrei romani sta per partire verso Auschwitz. Due mesi dopo la deportazione degli ebrei romani il Papa, il 13 dicembre del '43, conversando con l'ambasciatore tedesco Ernest von Weiszaecker, che aveva cercato di opporsi alla deportazione, aveva illustrato la sua posizione sugli sviluppi della guerra. Il diplomatico aveva riassunto il tutto in un rapporto che è stato rintracciato durante alcune ricerche dagli studiosi Mario J. Cereghino e Giuseppe Casarrubea che le pubblicheranno in un prossimo volume.
"Il Papa si augura - afferma il rapporto fatto avere ai servizi americani da Fritz Kolpe, la più importante 'talpa' che gli Usa avevano all' interno del ministero degli Esteri tedesco - che i nazisti mantengano le posizioni militari sul fronte russo e spera che la pace arrivi il prima possibile. In caso contrario, il comunismo sarà l'unico vincitore in grado di emergere dalla devastazione bellica. Egli sogna l'unione delle antiche Nazioni civilizzate dell'Occidente per isolare il bolscevismo ad Oriente. Così come fece Papa Innocenzo XI, che unificò il continente (l'Europa) contro i musulmani e liberò Budapest e Vienna".
Proveniente dagli archivi inglesi è invece il resoconto dell'incontro del 18 ottobre del '43 tra l'inviato straordinario inglese Sir D'Arcy Osborne e il Papa. Da due giorni gli ebrei romani sono stati prelevati dalle loro case; lo stesso giorno, alle 14, partiranno dalla stazione Tiburtina verso il campo di concentramento. Nulla il Papa dice di quanto è avvenuto in quelle ore. Pio XII parla della difficile situazione alimentare a Roma che potrebbe portare a tumulti e della sua volontà di non abbandonare la città a meno di non essere "rimosso con la forza".
L'ambasciatore è colpito dall'atteggiamento del Papa che gli dice di non avere elementi per lamentarsi del generale Von Stahel, comandante della piazza militare di Roma, e degli uomini della polizia tedesca "che finora hanno rispettato la neutralità" della Santa Sede. "Io ho replicato - scrive il diplomatico nel rapporto indirizzato al ministro degli Esteri Eden - di aver capito che quando il Vaticano parlava di preservare 'Roma citta' apertà, si riferisse alle operazioni militari. A parte il fatto che la denominazione 'Citta' apertà è una farsa, l'Urbe è alla mercé dei tedeschi che sistematicamente la privano di tutti i rifornimenti e della manodopera, che arrestano ufficiali italiani, giovani e carabinieri e che applicano metodi spietati nella persecuzione degli ebrei. (...)".
Il diplomatico cerca di far uscire Pio XII dal suo atteggiamento. "Io ho affermato che Egli dovrebbe fare tutto il possibile per salvaguardare lo Stato della Città del Vaticano e i suoi diritti alla neutralità. Egli ha replicato che in tal senso e fino a questo momento, i tedeschi si sono comportati correttamente", aggiunge nuovamente il diplomatico. Una affermazione fatta mentre la città è ancora sotto choc per la retata arrivata dopo il ricatto dei 50, inutili, kg di oro chiesti agli ebrei per evitare la deportazione. "A mio parere - scrive ancora il rappresentante inglese - molta gente ritiene che Egli sottostimi la Sua autorità morale e il rispetto riluttante di cui Egli è oggetto da parte dei nazisti, dal momento che la popolazione tedesca è cattolica. Ho aggiunto di essere incline a condividere questa opinione e l'ho esortato a tenerlo bene in mente nel corso dei futuri avvenimenti, nel caso emergesse una situazione in cui fosse necessario applicare una linea forte".
"Mettendo a raffronto i due documenti - commentano gli studiosi - risulta chiaro che Pacelli si sente a suo agio con l'ambasciatore tedesco. Con il rappresentante inglese assume un atteggiamento freddo, facendo leva su un giudizio del tutto formale tanto da suscitare la inusitata reazione del diplomatico". I due studiosi, già autori di un volume sulla guerra al comunismo in Italia tra il '43 e il '46, "Tango connection", sottolineano la difficoltà di raccogliere in Italia elementi documentali sulla questione ebrei-Vaticano: "Tuttavia migliaia di documenti sulla situazione della Santa Sede negli anni della seconda guerra mondiale sono da tempo disponibili negli Archivi di College Park negli Stati Uniti e di Kew Gardens in Gran Bretagna. Sono carte provenienti dai fondi dei servizi segreti angloamericani, del Dipartimento di Stato Usa e del Foreign Office britannico", spiegano. "Il nostro archivio ww.casarrubea.wordpress.com), conserva rapporti dei Servizi Usa sulle pesanti ingerenze esercitate dalla Santa Sede e in particolare da Pio XII e da Montini, il futuro Paolo VI, nella formazione del primo governo De Gasperi".
23 ottobre 2008
Seo
Internet ha ribaltato il problema della diffusione delle informazioni. E' difficile non trovare informazioni su un dato argomento, nel senso che - molto probabilmente - qualche volenteroso di sicuro le ha inserite online. Il problema è trovarle in mezzo a miliardi di dati e altri materiali in più delle volte poco attinenti.
Questa premessa per postare qualche link al Seo.
Una guida (in inglese);
Link building
Ottimizzazione siti per Google
Questa premessa per postare qualche link al Seo.
Una guida (in inglese);
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22 ottobre 2008
Biscotti decorati
Ricetta tratta da giallozafferano.it. La versione completa la trovate qui
Ingredienti per i biscotti
* Burro
100 gr
* Farina
300 gr
* Lievito chimico in polvere
1/2 bustina (8 gr)
* Limoni
la buccia grattugiata di 1/2
* Uova di gallina
2
* Zucchero
100 gr
...per ricoprire
* Acqua
bollente q.b.
* Coloranti alimentari
diversi q.b.
* Zucchero
al velo q.b.
Accendete il forno a 180°.
Ponete tutti gli ingredienti su una spianatoia e impastate bene per amalgamare e ottenere un impasto liscio ed omogeneo.
Stendete l’impasto in una sfoglia dello spessore di ½ cm e, con degli stampini di diverse forme, ricavate delle sagome che disporrete su di una teglia (o leccarda) foderata con carta forno.
Infornate le sagome per circa 20 minuti, e nel frattempo preparate le glasse colorate, utilizzando dello zucchero al velo che mischierete con coloranti alimentari e pochissima acqua bollente (aggiungetene un cucchiaino alla volta), in modo che la glassa risulti abbastanza densa.
Quando sfornerete i biscotti, decorateli ancora caldi con le glasse colorate, e se volete fare un lavoro preciso vi consiglio di servirvi di piccole tasche da pasticcere di plastica monouso, in ognuna delle quali porrete una glassa colorata e procederete alla decorazione prendendo spunto dalla fotografia in alto, oppure seguendo la vostra fantasia.
Applicate sulla glassa appena posata delle caramelline d’argento o colorate, codetta al cioccolato o colorata, granella di zucchero o di frutta secca e tutte le decorazioni che troverete e che più vi piacciono.
20 ottobre 2008
16 ottobre 2008
Bullismo tra animali. La soluzione? Un cane
Questa storia si svolge in uno zoo cinese. Lo sfortunato Oliver Twist della situazione è una scimmietta rimasta orfana. Il maschio alfa lo maltratta, al punto da mettere a repentaglio la sua vita. E il personale dello zoo gli "regala" un cane da difesa. Inizia così una proficua collaborazione per entrambi.
Da Ananova
A Chinese zoo has given an orphan monkey its own guard dog to stop it being bullied by bigger primates. Keepers at Jiaozuo City Zoo said the monkey was always being bullied and they had intervened to save his life several times.
"So we put a dog in the monkey cage, hoping he can protect the orphan," a zoo spokesman told the China News Network.
The zoo said the dog, Sai Hu, does his job very well.
"Whenever the baby monkey gets bullied, he dashes up and drives the others away. And the baby monkey is also very smart. Each time he smells danger he runs to jump on the dog's back and holds on tight.
"The alpha male monkey has been really unhappy since we sent in Sai Hu. He tried to organise several ambushes on the little monkey, but they all failed because of the dog," added the spokesman.
13 ottobre 2008
Attenti ai falsi in facebook
Non adoro particolarmente i social network... Li trovo per certi versi invadenti. In passato una simpatica gallery di Forbes spiegava come cancellare la propria identità virtuale. Ovviamente tra le primissime cose da fare, c'era la cancellazione dell'account facebook.
La questione però è addirittura più complessa, soprattutto se siete famosi.
La questione però è addirittura più complessa, soprattutto se siete famosi.
ROMA - La rivoluzione Facebook, il social network con oltre 100 milioni di iscritti in tutto il mondo che sabato scorso ha richiamato a Roma 3000 persone per il primo party italiano, può nascondere l'insidia dei falsi soprattutto dei personaggi famosi. Se negli Stati Uniti, Obama e McCain, hanno interi staff che curano le loro pagine ed i loro contatti su Facebook, in Italia alcuni grossi nomi hanno pagine e contatti che però non sono gestiti da loro, nemmeno su delega. Il fenomeno dei falsi (fake in inglese) è diffuso in America, a lanciare l'allarme da noi è la società TecnologiaItalia.
"Per un utente avvezzo ai social network - dice il presidente Carmelo Cutuli - normalmente non è difficile capire se si è in contatto diretto con un personaggio o con un fake. Chiunque capirebbe da solo che risulta un po' difficile ritrovarsi tra 'gli amici' persone, peraltro indaffaratissime, come Silvio Berlusconi o Hillary Clinton, sebbene sappiamo che anche Bill Gates possiede un proprio esclusivissimo account su Facebook".
Cutuli cita poi i dati di una ricerca della CloudMark, una security firm Usa, che dice che in America i fake si nasconderebbero in una percentuale che va addirittura dal 20 al 40% delle ultime registrazioni in Usa. In Italia, dove il fenomeno Facebook ha preso piede, molti personaggi famosi ne hanno intuito le enormi potenzialità: da politici come Enrico Letta, Luca Barbareschi e Daniele Capezzone, a giornalisti come Luca Telese ed Enrico Cisnetto, a persone del mondo dello spettacolo come Giorgio Faletti e Daniele Piombi.
"Non vogliamo creare allarmismo perché crediamo in questo social network democratico che sta sconvolgendo la vita di molte persone ed è un utile strumento di lavoro - sottolinea Cutuli - il nostro è solo un 'warming' per cercare di capire come difendersi da questo fenomeno che dagli Usa potrebbe migrare in Italia. E' infatti possibile attivare delle protezioni, anche se non tutti lo sanno, e stiamo anche pensando ad un decalogo di comportamento su Facebook".
10 ottobre 2008
Gatti e dintorni
Per tutti gli appassionati di gatti, alcuni filmati che di sicuro non vi deluderanno.
La saga (nipponica) di Chi. Decisamente Kawaii. Ecco il commento di un utente di Youtube: "My brain just exploded from all this cute"
La mia saga preferita, anche per la sua intrinseca veridicità, resta "Simon's cat". Apprezzo anche lo stile minimalista ma espressivo.
"The Mean Kitty Song", un rap geniale dedicato a un gatto
La saga (nipponica) di Chi. Decisamente Kawaii. Ecco il commento di un utente di Youtube: "My brain just exploded from all this cute"
La mia saga preferita, anche per la sua intrinseca veridicità, resta "Simon's cat". Apprezzo anche lo stile minimalista ma espressivo.
"The Mean Kitty Song", un rap geniale dedicato a un gatto
1 ottobre 2008
Prato ingiallito? Dagli una mano di pittura
I prati hanno troppa sete e in estate ingialliscono? Niente paura: un bello strato di pittura cancella il problema. O almeno lo copre.
Io lo trovo francamente allucinante, l'ennesima dimostrazione di scarso rispetto nei confronti dell'ambiente. Il prato è solo una questione estetica? Volete del verde attorno a casa? Compratevi un bel rotolone di sintetico: non avrà bisogno di manutenzione e ci potrete perfino giocare a tennis.
Il prato, abituata alla vita di campagna, è per me sacro: è fresco e adoro l'odore di erba bagnata che si respira dopo un temporale estivo. Non importa quante volte devi tosarlo: meglio rigoglioso che spelacchiato.
Negli Stati Uniti, dove sembra si preferisca ricreare la natura con la plastica invece di mantenere quella esistente, il prato dipinto sta avendo grande successo, tanto che in molti nei forum si domandano dove comprare i colori.
Io lo so: qui.
Nel sito non mi pare vengano specificati eventuali danni all'ambiente. Il prodotto è inquinante? Boh!
Francamente uno strato di colore sui fili d'erba mi fa venire in mente quegli adorabili pinetti coperti di neve spray che mia madre comprava a Natale. Morivano nel giro di qualche settimana perché quello strato chimico così decorativo bloccava le loro funzioni vitali. Una crudeltà gratuita. In conclusione, il prato dipinto non mi piace per niente...
Io lo trovo francamente allucinante, l'ennesima dimostrazione di scarso rispetto nei confronti dell'ambiente. Il prato è solo una questione estetica? Volete del verde attorno a casa? Compratevi un bel rotolone di sintetico: non avrà bisogno di manutenzione e ci potrete perfino giocare a tennis.
Il prato, abituata alla vita di campagna, è per me sacro: è fresco e adoro l'odore di erba bagnata che si respira dopo un temporale estivo. Non importa quante volte devi tosarlo: meglio rigoglioso che spelacchiato.
Negli Stati Uniti, dove sembra si preferisca ricreare la natura con la plastica invece di mantenere quella esistente, il prato dipinto sta avendo grande successo, tanto che in molti nei forum si domandano dove comprare i colori.
Io lo so: qui.
Nel sito non mi pare vengano specificati eventuali danni all'ambiente. Il prodotto è inquinante? Boh!
Francamente uno strato di colore sui fili d'erba mi fa venire in mente quegli adorabili pinetti coperti di neve spray che mia madre comprava a Natale. Morivano nel giro di qualche settimana perché quello strato chimico così decorativo bloccava le loro funzioni vitali. Una crudeltà gratuita. In conclusione, il prato dipinto non mi piace per niente...
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