La catena LIDL è abbastanza abitudinaria nella sua proposta di prodotti.
In questo periodo gli scaffali abbondano di prodotti dolciari a tema
natalizio (inclusi i dolcetti in pan pepato a cui non so mai dire di no e
che mi regalano con due mesi d’anticipo i rotolini di ciccia da
festività) e di… giocattoli in legno.
Quelli della LIDL hanno il pregio
di essere ben realizzati, vari e soprattutto sicuri, dal momento che
sono provvisti di tutte quelle certificazioni che prodotti ugualmente
economici si sognano.
Il volantino che elenca i giochi in vendita
rimbalza sempre sui gruppi d’ispirazione Montessoriana, dove si trovano
persone che postano le foto di carrelli stra-pieni di scatole e
determinatissime mamme – con padri molto rassegnati – aspettano in coda
anche con un’ora d’anticipo l’apertura del negozio per comprare
l’attesissima cucina per i loro pargoli. Ebbene sì, in questi gruppi ho
scoperto che la cucina giocattolo venduta alla LIDL è valida quanto
quella IKEA, ma costa la metà.
Ma torniamo al tema: perché tanta
frenesia per questi giocattoli, per cui ci si mette in fila come per il
nuovo iPhone?
Iniziamo col dire che il metodo Montessoriano sostiene i
materiali naturali, perché offrono maggiori stimoli sensoriali e varietà
rispetto alla plastica. Il legno è il materiale più utilizzato per i
giocattoli, ma è costoso a livello di materia prima e oneroso a livello
di lavorazione.
Il prezzo riflette entrambi questi aspetti: i giochi in
legno sono costosi, di norma sotto i 10 euro non si trova neppure un
sonaglio. Non tutti i giochi in legno sono Montessoriani, ma nei gruppi
che s’ispirano al metodo sono comunque amati perché offrono un
intrattenimento ragionato, senza eccessive stimolazioni e distrazioni
elettroniche.
Se in generale è difficile trovare giocattoli in legno
nella GDO, è ancor più difficile trovarli a buon prezzo. Alla LIDL era
in vendita una scarpa in legno per permettere al bambino di allenarsi ad
allacciarsi le scarpe (molto simile ai telai Montessoriani) a 4.99
euro.
Inutile dire che ho dovuto girare 4 sedi diverse nel primo giorno
dell’offerta per trovarne una in vendita. Però ne è valsa la pena.