"Vote Earth!", ovvero "Vota la terra", è la nuova campagna organizzata in tutto il pianeta dal WWF in vista del Vertice sul Clima che si terrà a Copenaghen a dicembre. Una volta tanto, grazie anche alle nuove tecnologie, chiunque ha la possibilità di far sentire la sua voce e invitare altre persone a far sentira la loro per ottenere un accordo globale sul clima.
Basta esprimere il proprio voto per aggiungere il proprio nome a quello dei milioni di persone che in tutto il mondo stanno sostenendo la campagna del WWF.
Anche Google ha dato il suo contributo per la raccolta dei voti.
A seguire trovate il widget che ha contribuito a creare. Ogni blogger può aderire all'iniziativa condividendo questo iFrame. Il codice del widget "Vote the Earth" lo trovate sul sito del WWF.
Votate e condividete!
20 novembre 2009
7 novembre 2009
Einstein, l'enfant prodige che confuta il Male
Questo "innocente" video che ho scoperto tramite Facebook ha minato fortemente le mie convinzioni. Non religiose.
Non sono riuscita a riconoscere nel bambino spocchioso del video quell'Albert Einstein che ho studiato a lungo e di cui ero arrivata a delinearmi una figura abbastanza coerente e "familiare". Possibile che un bambino che fino a nove anni non era stato in grado di parlare speditamente, si fosse messo ad argomentare in quel modo?
Poi, l'illuminazione. Forse quella conversazione non era mai avvenuta. Forse.
Mi rivolgo a Snopes che di solito sa darmi delle risposte. Ovviamente non mi delude: leggete "Malice of absence" per saperne di più. Facendo un sunto, l'aneddoto semplicemente non compare nelle biografie di Einstein ed è simile a molte altre leggende metropolitane con protagonista uno stereotipato professore ateo.
Andiamo oltre. La domanda che mi pongo ora è: "Perché il governo macedone ha finanziato questo spot?". Leggiamo cosa compare alla fine: "Religion is science too. Bringing religion studies back to our school - Ministry of Education and Science of the Republic of Macedonia".
Qualcuno si è fatto delle domande su questo video e sulle sue motivazioni? Piuttosto che rassettare casa, io me le sono fatta. Ho trovato questo interessante articolo, del 27 agosto 2009: No Religion In Macedonian Schools
Si legge:
Controversial religious studies classes will not be reintroduced to Macedonian primary schools this school year, as the government fears the Constitutional Court will again intervene, Education Minister Nikola Todorov says.
In Italia, alla luce del dibattito sui voti all'ora (facoltativa) di religione e della sentenza della Corte europea dei Diritti dell'Uomo che ha richiesto la rimozione dei crocifissi dalle aule, questo video è diventato quasi una bandiera del connubio religione-scienza. La questione è molto più complessa. La cultura italiana è fortemente intrisa della sua religione di riferimento. Sono convinta che non sia possibile capire un popolo senza considerarne la religione, che determina per adesione o reazione determinati atteggiamenti e influenza il sistema valoriale. Sono anche convinta che finché non si trasformerà l'ora di religione in un'ora di teologia o di etica, e la si renderà obbligatoria, non potrà che essere un elemento di dibattito. Ricordo che alle elementari le lezioni di religione me le faceva il prete del paese. Andando a catechismo facevo il ripasso di quello detto a scuola. Le domande "scomode" non erano ben accette. Al liceo invece l'ora di religione - grazie anche a un insegnante particolarmente intelligente e preparato - era un interessante scambio di riflessioni sull'etica e sulle religioni, che ha lasciato qualcosa dentro un po' a tutti noi. Ai miei figli auguro di trovare un professore di religione come quello che ho avuto alle superiori, non un insegnante di catechismo.
Molto interessante l'approfondimento sull'insegnamento della religione nelle scuole che ho trovato nel sito della diocesi di Verona. Apprezzo soprattutto questo passo, che non posso che sottoscrivere:
ma non si può certo rallegrarci del fatto che molti oggi possano scegliere il nulla piuttosto che un’ ora in cui capire la radice della nostra cultura, magari per poter essere più liberi di dissentire (e più coscienti nell’aderire).
La libertà di dissentire è fondamentale. Dibattito puro e privo di preconcetti, appunto.
Lo sottoscrivo, ma mi domando come questo possa trovare conferma ad esempio nel licenziamento dei professori divorziati.
Il crocifisso in classe, dal canto suo, non fa male a nessuno. Un simbolo ha valenza per chi lo sa interpretare, non per gli altri. Non è un'offesa per gli atei e i non cristiani. E' un elemento di conforto per chi ne condivide il significato. Ma in uno Stato che spesso è laico solo sulla carta, dove l'ora di religione è laica ma deve avere la vidimazione della Chiesa, dove si fa ricorso alle scoperte della scienza quando fa comodo e le si mettono a freno in tutti gli altri casi, dove il confine tra la vita e la morte viene ridisegnato di volta in volta a seconda dell'interesse del momento, dove non tutte le religioni e le culture hanno pari dignità... dove insomma si è così accecati dalla propria cultura da calpestare quella altrui per partito preso, è facile che anche un simbolo di comunione finisca per dividere.
L'Italia non deve togliere il crocifisso da scuole e ospedali. Deve semplicemente riconoscere che ciò che è diverso non necessariamente è un nemico, ma può essere una ricchezza. Poi è solo una questione di buon senso.
Tornando all'argomento del video, vediamo un po' di ridare un fondamento storico e psicologico alla figura di Einstein. In questo bel sito c'è un'approfondita biografia: I giochi di Einstein.
Segnalo anche questo approfondimento (una wiki) sulla visione religiosa di Einstein (che ricordo proveniva da una famiglia di religione ebraica, anche se non molto praticante): la visione religiosa di Albert Einstein.
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