23 marzo 2015

I migliori momenti di metateatro a cui ho assistito...

Il bello dell'andare a teatro è che ti trovi sempre di fronte uno spettacolo nuovo e spesso le emozioni maggiori non sono dovute solo a chi è sul palco, ma anche sotto al palco.
Visto che non posso applaudire per il pubblico (almeno quello non molesto), gli dedico questo post sui migliori momenti di metateatro a cui ho assistito.

Posizione #3:
Spettacolo di Maurizio Battista "Oggi non è giornata!".
Non è stata giornata neppure per una coppia in prima fila, che è arrivata in ritardo perché la loro auto si è rotta in tangenziale. Come lo so? Perché la donna che è arrivata a spettacolo iniziato è stata interrogata. Si è scoperto che lei aveva preso il taxi mentre il compagno era in attesa del carro attrezzi. Inutile dire che quando è arrivato è stato accolto da un boato della folla e da molta solidarietà maschile...

Posizione #2:
Spettacolo di Arturo Brachetti "Brachetti che sorpresa!". 
Francesco Scimemi sostiene di avere un maiale che potenzia i poteri telepatici e lo vuole dimostrare con la collaborazione del pubblico. Fa salire sul palco un uomo e gli chiede di selezionare una carta da un mazzo raffigurante cibi. Gli chiede di metterla in tasca senza mostrarla a nessuno. Poi seleziona un'altra persona del pubblico perché gli venga telepaticamente inviata l'immagine. Mentre l'ignara vittima sul palco è a capo chino mentre simula le antenne con le mani e trattiene tra le cosce il maiale telepatico, Scimemi mostra al pubblico la carta che lui aveva selezionato in formato gigante. Risultato: la persona rimasta in platea riesce a indovinarla senza problemi. Se tutto il siparietto era stato molto divertente, il finale è stato davvero memorabile. Di fronte all'inaspettata risposta corretta la "vittima" sul palco ha sgranato gli occhi e probabilmente per un attimo deve aver creduto davvero che il maiale funzionasse, prima di tornare lucido e dire un beffardo "che culo!".Chissà se poi qualcuno gli ha svelato il trucco...

Posizione #1
Spettacolo di Paolo Rossi "Arlecchino" alla Triennale di Milano.
Paolo Rossi si lamenta in vari momenti che il bar era stato chiuso alle 8 di sera e che quindi c'è gente affamata in sala. Arriva l'intervallo e visto che di cibarie non ce ne sono cosa fa? Si mette a offrire cibo agli affamati in sala. Nell'incredulità generale.
Ha dovuto ripetere varie volte "No, davvero non sto recitando, so che non si nota la differenza ma davvero, sono serio, se volete potete prendere...". 
Ecco i primi coraggiosi che hanno rotto il ghiaccio:
 Ed ecco i "resti":
Se notate queste sono le uniche foto del post. Perché Paolo Rossi ha espressamente detto che durante il suo spettacolo si potevano fare foto. Spesso si è anche messo in posa. 

Fuori concorso.
Spettacolo Primidia - La Genesi al Teatro della Coperativa.
Sul finale un cellulare suona e nessuno lo spegne. In sala tutti si frugano nelle borse per controllare se è il loro. L'attore interrompe lo spettacolo e si lancia in un'invettiva contro il pubblico cafone. Una persona che vuole restare anonima, esasperata dal cellulare di quella di fronte che aveva ripetutamente suonato e aveva fatto effetto "torcia nel buio" per quasi tutta la serata (essù, non riesci a stare un paio d'ore senza usare il cellulare? Ci sono terapisti bravi per questo problema...), è entrata a gamba tesa nell'invettiva dicendo a gran voce "sì, ma insomma, non è educazione, hanno ragione!". L'attore resta un attimo stupito e poi dice "eh, infatti, lo dice anche lui". Fortunatamente prima che l'anonimo spettatore si alzasse per buttare un maleducato a caso fuori dalla sala, si è capito che il cellulare era parte integrante dello spettacolo. L'attore si è portato a casa un grande riconoscimento alla propria recitazione, la persona che vuole restare anonima ha sperimentato dal vivo il meta-teatro...