20 maggio 2009

I am Bob


Mentre guardavo "I am Bob" continuavo a ripetermi "Non può essere davvero Bob Geldof quello che recita nel film". Invece era proprio lui.
Il mediometraggio di Donald Rice ha molti pregi: è originale, ha dei tempi perfetti, una sceneggiatura molto intelligente e c'è un Bob Geldof inarrivabile per autoironia e capacità di mettersi in discussione.
La trama è semplice: Bob - la rockstar, sir Bob Geldof - viene lasciato involontariamente dal suo autista in un locale sconosciuto nella più profonda periferia inglese; senza soldi e senza documenti cerca di convincere gli avventori che lui è Bob Geldof. Peccato che proprio quella sera ci sia un festival dei sosia. Il finale poi è molto divertente. E il film in generale è davvero imperdibile.

Nel video che segue Donald Rice spiega il suo corto in occasione del London film festival.
Per i pigri, ecco alcuni dettagli interessanti. Rice ha faticato trovare una star in grado di interpretare il protagonista del film: gli serviva qualcuno di famoso, molto originale e caratteristico, per essere facilmente riconoscibile anche in mezzo a tanti sosia. La scelta della star era determinante per il successo del film. Ecco quindi la scelta di Sir Geldof, volto noto (oltre che inconfondibile) per il suo impegno umanitario. Inoltre, a differenza di altre star, Bob - a detta di Rice - è alla mano e molto disponibile. Peccato solo avesse un'agenda troppo piena che mal si sposava con le riprese.

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