23 dicembre 2008

A Natale largo agli eco-regali


Natale è la festa più consumistica del nostro calendario. Tanti buoni sentimenti, tanta neve e tanti oggetti inutili. "Consumate", ci dicono "l'economia gira con te". E si dimenticano sempre di dire che se tutti consumassero come se non ci fosse un domani, il domani non ci sarà davvero. La Terra non può sopportare una simile pressione e se ci possiamo permettere i nostri stili di vita e le nostre paturnie è solo per merito di chi non usa l'elettricità e muore di fame e di malattie.
Forse grazie alla sensibilità di un numero crescente di persone, forse perché trendy (e ben venga in questo caso, anche se con le motivazioni sbagliate), ma un numero crescente di persone sta optando per un eco-regalo. In effetti c'è solo l'imbarazzo della scelta.
ROMA - Si può adottare a distanza un pinguino o un orso polare, oppure semplicemente comprare una tazza artigianale, magliette, detergenti, tutti con certificato di tecniche a basso impatto ambientale. Anche nel Natale 2008 è 'eco-regali' mania, per tutti gusti e tutte le tasche. Primo sul campo è il Wwf, che coccola i suoi soci con un catalogo da oltre 25 anni, mentre Legambiente propone il suo 'bazar'' e Greenpeace il 'greenmarket''.

Sempre più di tendenza nel 2008 è la pratica delle adozioni a distanza, dal sostegno a progetti per animali come l'elefante fino ad arrivare alle cure per cani salvati dai maltrattamenti. New entry del 2008 tra le specie da adottare con il Wwf sono foche, pinguini e orsi polari, simbolo dell'emergenza clima, che hanno riscosso grande successo con la nuova campagna aperta a novembre. Sempre amatissimi rimangono tigre e panda.

Supporter dell'iniziativa 'sono prevalentemente adulti - racconta Claudia Mauri, responsabile progetto adozioni Wwf - ma in tre quarti dei casi si tratta di regali, anche fra un'azienda e l'altra". Adottando una specie in pericolo il Wwf dà la possibilità di ricevere un messaggio e-mail di auguri personalizzato, anche la notte del 24 dicembre. Invia poi certificato, scheda e peluche del beniamino. Da quest'anno propone anche un'adozione digitale, dove il 'neogenitore'' avrà uno sfondo o un salva-schermo per il pc, con una firma digitale, senza invii cartacei, con impatto minimo sull'ambiente.

Registra un lieve calo il Bazar di Legambiente, dove 'i prodotti che vanno a ruba sono quelli a prezzi contenuti, sui 6-7 euro'' spiega Leonardo Corina, il responsabile per l'associazione, secondo cui in cima alla top ten dei regali più gettonati 'ci sono cosmetici naturali (dalle saponette alle creme idratanti), poi i quaderni in carta riciclata, le matite personalizzate con i loghi, ma anche i libri della collana sull'eco-mafia. Va molto bene l'ultimo volume di Carlo Lucarelli, 'Navi a perdere'' di edizioni Ambiente, sulle navi affondate al largo della Calabria con rifiuti radioattivi". Pezzo forte e che piace sempre di più invece ai sostenitori di Greenpeace è il calendario, ma quest'anno sono andate a ruba anche le cartoline di auguri, con l'orso polare, in carta riciclata, sbiancata senza cloro e stampata con inchiostro vegetale. Tutti gli articoli proposti sono realizzati in materie prime certificate dall'uso di tecniche di produzione "eco". 'E' la tazza artigianale in gres la più gettonata del 'greenmarket'' - spiega Valeria Iovane, dipartimento marketing di Greenpeace - senza uso di metalli pesanti".

Le t-shirt, dove balene e foreste vanno per la maggiore, in particolare sostengono un progetto per i lavoratori del Bangladesh. Tutti i prodotti del greenmarket hanno un certificato di non tossicità di inchiostri e tessuti, e di non utilizzo della manodopera infantile. L'Ente nazionale protezione animali propone gadget vari nel suo Enpashop, come adesivi, tazze, cappelli, ma anche braccialetti e portachiavi.

Bigiotteria, cartoleria, magliette, non mancano anche per la Lav (Lega antivivisezione), che a Natale 2008 dà l'occasione di dare un aiuto concreto: l'adozione a distanza di un cane salvato dai combattimenti, come Billy, Oliver e Yoghi. Tra i tanti gadget e articoli proposti, originale la 'Vegagenda'' degli animalisti italiani, che da sempre offrono l'opportunità di contribuire a mantenimento e cure veterinarie di tanti cuccioli abbandonati o vittime di torture.


Alla lista aggiungerei la Pigotta, che non è propriamente ecologica, ma è fatta a mano da volontari di solito con materiali riciclati. Come far felice un bambino (anzi due, chi riceve il dono e chi beneficia dell'utile) senza utilizzare materiali che non si decomporranno neppure tra 100 anni.

18 dicembre 2008

Sull'albero di Natale, addobbi fai da te


Ultimamente (e con ultimamente intendo negli ultimi 2 mesi) Pinterest si è riempito di alberi addobbati, pacchi regali e Babbi Natale.
Visto che il tempo è sempre poco e che gli addobbi "fai da te" richiedono ore e ore di lavoro, meglio pensarci per tempo.
Ecco una selezione degli addobbi artigianali più carini che ho trovato (alcuni li trovate anche nel mio album di Pinterest dedicato alle decorazioni fai da te).
Sempre su Pinterest consiglio di seguire questo album con oltre 500 idee: http://pinterest.com/shysue/homemade-ornaments/

Leggi anche: Regali di Natale fai da te

Partiamo con una soluzione semplice ma che permette molte variazioni di colore (e fa bella mostra di sé sull'albero):
Oltre alla soluzione arancione e bianco è possibile giocare con le carte natalizie: io ad esempio voglio provare il blu combinato con l'argento. Ecco le istruzioni: diy-striped-paper-ornament

Passiamo ora al feltro. Un'idea carina, di grande effetto e che si presta a molti sviluppi e combinazioni è questa:
Qui trovate le istruzioni per farla: felt-ogee-ornament-tutorial
Se amate il feltro e ne avete molto in casa - e di colori diversi - qui trovate ben 50 idee con cui potete decorare il vostro albero: 50-diy-felt-christmas-tree-ornaments/
Uno dei miei preferiti? Senza dubbio questo:

Cambiamo materiale e passiamo a uno che adoro: la carta. Gettonatissimi come addobbi sono gli origami. Però sono abbastanza comuni, quindi per stupirvi con mirabolanti effetti speciali vi propongo gli origami 3d (per chi non li conoscesse, ecco come si fanno i pezzi base).
Ecco ad esempio il videotutorial su come fare un piccolo Babbo Natale:
 

Cambiando genere, ecco un papercraft molto carino:
E qui trovate le istruzioni per farlo: Make-a-3D-Paper-Snowflake
Se volete spunti su come combinarlo, che colori usare e dove collocarlo, su Flickr c'è addirittura un gruppo dedicato all'argomento: cliccate qui per essere sommersi da fiocchi di neve di carta.

Se amate i papercraft vi consiglio il sito dedicato della Canon davvero ricco di spunti e modelli stampabili: cp.c-ij.com/
Mi è piaciuto anche questo progettino, tra l'altro incredibilmente semplice:
Ecco le istruzioni per fare le lanterne natalizie: ornament-advent-day-11miniature-lanterns

Ancora carta, ma tecnica diversa. Ecco un po' di addobbi in tecnica quilling:






Ecco i link per i progetti in quilling:
Fiocco di neve in quilling: http://www.bhg.com/christmas/crafts/make-a-quilled-snowflake/
Decori in carta riciclata: http://savedbylovecreations.com/2011/12/west-elm-coiled-paper-ornament-knock-off.html
Cristallo di neve: http://www.origami-kids.com/halloween-video/cheap--decoration-1/nxNvP9ZouoM.htm

Qui trovate 101 idee fai da te per il vostro Natale: http://susantuttlephotography.com/101-diy-christmas-crafts/
Ecco quelle che mi piacciono di più (click sulla foto per andare al sito d'origine):
Semplicissima ma adorabile Molto semplici ma d'effetto
I biscotti preferisco mangiarli.
Però il cuore trasparente è sicuramente d'effetto sull'albero
Avete delle vecchie lampadine da buttare? Ripensateci...
Questa la trovo bellissima, l'ho aggiunta anche se
non è proprio la più natalizia (almeno con questi colori)...
Queste sono d'effetto ed economiche: basta una pallina di
polistirolo e cartavelina colorata
Proseguiamo. Per chi vuole un albero spiritoso, o per fare un regalo carino ma non impegnativo, ecco l'addobbino muffin:
Non è neppure molto difficile da fare: dipingete le basi dei muffin di carta che vendono al supermercato, attaccateci una pallina a vostra scelta, decorate con silicone e perline. Alla fine con meno di un euro (forse due, dipende quanto spendete per le materie prime) ottenete il risultato della foto.

Per chi invece è munito di pistola con colla a caldo, c'è questa idea di facile realizzazione:




Ecco il link al tutorial: http://www.bystephanielynn.com/2011/12/hot-glue-glittered-snowflake-ornaments.html

Scarti di filo ne abbiamo sempre tanti in casa. Perché non riutilizzarli? Un po' di idee:
Bellissime vero? E sono facilissime da fare. Ecco le istruzioni: http://www.makeandtakes.com/glue-yarn-ball-tutorial

E per i fortunati che hanno una stampante 3D a portata di mano, ecco cosa si può mettere sull'albero:
Una soluzione davvero geek ma che aggiungo per tutti gli appassionati di Lego:
In realtà le possibilità sono innumerevoli. Per scovarle e per scoprire come farle vi consiglio di visitare questi indirizzi:
http://www.chrismcveigh.com/cm/lego_ornaments.html
http://www.flickr.com/photos/powerpig/sets/72157625432983330/

Se avete visto la data vi sarete stupiti di sentire già parlare di Pinterest nel 2008. In effetti oggi è il 13 novembre 2012, ho semplicemente aggiornato un post alquanto vecchio perché molti contenuti non esistevano più. Di quello che avevo scritto in passato ho potuto salvare solo questo:

Uno splendido tutorial scovato in Rete, per creare addobbi natalizi (e non solo natalizi) davvero insoliti e graziosi. Senza contare la soddisfazione di dire agli amici estasiati "questi li ho fatti io!".
Kusudama Tutorial part 1
Kusudama Tutorial part 2
Meno nipponici e per certi versi più pacchiani (ma a Natale, come a Carnevale, le pacchianate alleggeriscono la vita) ecco molti altri suggerimenti per addobbi natalizi artigianali. Vi serve un'anteprima? Ci troverete di tutto, dalla casetta di marzapane, al cappellino con il pinguino, passando per il segnavento coi cristalli di neve.

17 dicembre 2008

Arriva l'alta velocità. E i pendolari restano a piedi


Mentre l'alta velocità, tanto elogiata da Treni Italia nel giorno del debutto, inizia già ad arrancare - ecco arrivati i primi ritardi e le prime proteste -, prosegue l'epopea dei pendolari, che passano sempre più tempo libero nelle stazioni o nei treni fermi. Dopo le beffe dei treni soppressi e di quelli coi prezzi di listino ritoccati, una nuova mazzata. Del resto la mobilità non è importante in un Paese moderno.
MILANO — Ritardi raddoppiati sulla Milano-Lecco. Un treno bloccato per sovraffollamento a Treviglio centrale («sono riuscito a salire e ho avuto un viaggio molto intimo » scrive Giovanni Ponti). Sovraffollamento anche sulla linea da-per Brescia con il treno delle 6.52 per Milano ridotto da 11 a 5 carrozze e il 7.32 «ristretto» da 9 a 7. Rita, che parte da Rho per andare al lavoro a Brescia, ha impiegato 3 ore per 110 km; ma è andata anche peggio a Elena che, partita dal capoluogo per Crema, 45 km, è arrivata a destinazione solo 2 ore e 20' dopo. «Dopo il lunedì nero, ecco il martedì grigio», ha commentato l'assessore regionale Raffaele Cattaneo, che è tornato a chiedere a Trenitalia di avere per i pendolari le stesse attenzioni usate per l'Alta velocità.

L'articolo completo lo trovate su milano.corriere.it.
Mentre i pendolari si mangiano il fegato (anche per aver pagato tariffa piena per un servizio indecente), in parecchi si domandano: chi li ripagherà dei torti subiti? Per chi è obbligato a passare dai tornelli, sono roll che si sprecano.
Dietro alla pessima (per non dire scellerata) gestione di Trenitalia, ci sono migliaia di persone che quotidianamente devono lottare per il loro diritto alla mobilità. Ognuno con una sua storia, ognuno con i suoi patimenti da rivendicare. Dallo studente che è arrivato tardi all'esame, al lavoratore che si troverà decurtata la busta paga per essere arrivato in ritardo, ognuno meriterebbe un risarcimento (o almeno delle sentite scuse). Ci fosse un libero mercato, almeno ci si potrebbe rivolgere a una compagnia svizzera.
Cosa hanno da dire quindi i pendolari? Su Bergamo News ci sono vari commenti, che parlano da soli.
Sul Messaggero.it è stata pubblicata la lettera aperta di una donna romana esasperata, che ha ricordato una giornata particolarmente nera, finita tra ritardi, carrozze straripanti, svenimenti e ambulanze.
Dal mondo di Facebook arrivano segnali chiari. Basta digitare Trenitalia per scovare gruppi dai nomi che non lasciano dubbi: "Trenitalia...che vergogna!" (3.352 iscritti), "Quelli che si sono rotti di Trenitalia" (2.769 iscritti), "Trenitalia mi stai sul culo, non ti scuso per il disagio!" (1.636 iscritti), "Io credo nei treni.. MA odio Trenitalia" (1.022 iscritti) e così dicendo. Sarebbe interessante interagire con loro per scrivere un'inchiesta sulla mobilità (o immobilità) italiana.
Ecco il documento programmatico del gruppo più nutrito, "Trenitalia...che vergogna!":
Ecco alcuni motivi per i quali è stato creato questo gruppo e per i quali avercela con trenitalia:

- perchè con trenitalia riesci sempre a perdere un appuntamento o ad arrivare in ritardo anche se "per sicurezza" sei partito con 5 ore d'anticipo
- perchè le "coincidenze" sono progettate così bene che sarebbe meglio chiamarle "discordanze"
- perchè il prezzo del biglietto aumenta ma la qualità dei servizi rimane magicamente la stessa
-perchè, a proposito di servizi, tutti funzionano male, ma il controllo sui biglietti...quello funziona benissimo...
- perchè quando ti vedi arrivare un treno fatto costruire da umberto I ti chiedi: "ma dove vanno i miei soldi?"
- perchè alla mattina ti svegli, e non hai assolutamente voglia di prendere il treno per andare a lavorare/studiare e quando vedi arrivare il treno che deve caricare te e gli altri 2000 pendolari...scopri che è un monovagone...
- perchè se sono aperti tutti gli sportelli della biglietteria vuol dire che per quel giorno è previsto in italia l'arrivo di Dio
- perchè quando alla tv si è parlato dell'autista giapponese che ha causato un incidente ferroviario per risparmiare 90 secondi, tutti hanno ripetuto almeno 5 volte: "secondi????"
- perchè lo spot:"trenitalia..stiamo lavorando per voi"...ha vinto il primo premio alla fiera della cazzata
- perchè quel "ci scusiamo per il disagio" e quel "grazie per aver viaggiato con trenitalia"..hanno un non so che di presa per il culo...
- perchè dopo aver richiesto il rimborso del biglietto per la tratta lecce-bolzano...dopo un mese forse ti arrivano 3.50 euro di buono
- perchè con trenitalia non si finisce mai di stupirsi

Augurandoci che la situazione migliori (peggiorare sarebbe veramente un dramma)...un saluto a tutti coloro che hanno vissuto qualche avventura...o meglio disavventura con trenitalia!

Se penso alla mie esperienza coi treni ho dei frammenti sparsi ma molto vividi: la mia amica che discuteva la tesi mentre io fissavo con il mio attuale marito (allora fidanzato) il soffitto annerito di un treno fermo da due ore; un biglietto fattomi pagare col supplemento in treno nonostante gli sportelli fossero chiusi, di cui aspetto ancora il rimborso (da 8 anni!); un ritardo di 3 ore non giustificato nella piena indifferenza di Trenitalia (che non si era degnata neppure di informare i "gentili passeggeri"); un viaggio in prima classe a ferragosto senza aria condizionata della durata di 5 ore (ma in seconda funzionava benissimo!); un viaggio allucinante da Venezia a Milano in un carro bestiame spacciato per intercity, seduta in corridoio su un trolley più alto di me, con il maledetto carrellino bevande e panini che continuava a passare, nell'ostilità generale...

16 dicembre 2008

Babbo Natale, tempo di pensionamento?

Povero Babbo Natale! Prima le vetrine illuminate lo bandiscono a favore di simboli natalizi più chic (dalla renna che muove la testa ai bastoncini di zucchero formato gigante, passando per le illuminazioni a forma di cristalli di neve), poi Pasquale gli ruba il ruolo da protagonista nella martellante pubblicità di Sky, ora ci si mette pure un parroco di Garlasco che senza mezze misure ha ricordato che "Babbo Natale non esiste". E ha distrutto così i sogni di tanti bambini presenti in sala. Chi gli dirà adesso che le lettere inviate loro da Babbo Natale erano in realtà false? E soprattutto, come la prenderà l'ideatore di questo fortunato business quando la notizia si diffonderà? Dal TGCOM di oggi:
Prete a bimbi:Babbo natale non c'è
Garlasco, i genitori protestano

Davanti ai bambini che partecipavano alla messa, un sacerdote si è lanciato in una dichiarazione che li ha un po' sconvolti: "Babbo Natale non esiste". E' successo domenica a Garlasco (Pavia), quando il parroco, don Luigi Di Carlo, 76 anni, nel corso della sua omelia ha ribadito che "Babbo Natale è una favola". Così qualche genitore si è anche lamentato: "C'erano i bimbi in chiesa, poteva evitare una dichiarazione del genere".

"Insegnate i veri valori ai vostri figli", ha esortato il prete rivolgendosi ai genitori. Un'affermazione fatta con tale franchezza, che ha in parte sconvolto i più piccoli presenti in chiesa, convinti dell'esistenza di Babbo Natale che porta loro i doni nella notte tra il 24 e il 25 dicembre.

Passiamo al commento di Libero.it, sempre di oggi:
Sulla bonta della scelta educativa meglio lasciare il giudizio agli esperti, ma forse a don De Carlo avrebbe fatto bene un ripasso sulle origini dell'inesistente Babbo Natale. La sua favola infatti nasce da un incrocio tra San Nicola vescovo di Mira (le cui spoglie sono custodite a Bari), famoso per le sue elargizioni a favore dei poveri e per aver donato la dote per sposarsi a tre fanciulle che altrimenti sarebbero finire a prostituirsi, e una figura della cultura anglosassone, che incarna lo spirito della bontà del Natale. Ma a quanto pare a Garlasco se può, anzi deve fare a meno di entrambi.

Mi sono immaginata bambina, in trepidante attesa di Babbo Natale (di lui o dei regali?), poco prima del 25 dicembre. Alla notizia della non esistenza di Babbo Natale mi sarei sentita ingannata, dall'annunciatore o dai miei genitori. Di sicuro ci sarei rimasta male. Probabilmente quei bambini presenti in Chiesa hanno avuto modo di capire molto presto che degli adulti non ci si può fidare... Oppure se ne sono semplicemente fregati? In fin dei conti che i regali li portino i genitori o Babbo Natale cambia davvero poco. Ho visto fin troppi genitori accompagnare i figli a comprare i regali per considerare Babbo Natale un benefattore agli occhi degli over Five. Riguardo alla vicenda in questione Il Padano ricorda la battuta di un altro parroco, che va di sicuro alla chiave del problema:
Il fatto ricorda un episodio di cui si rese protagonista il compianto vescovo di Como, mons. Alessandro Maggiolini. Nella sua predica nella cattedrale, una settimana prima del Natale 2005, Maggiolini si rivolse direttamente ai piccini presenti, dicendo chiaro, netto e tondo che “non è Babbo Natale, ma a portarvi i doni sono papà e mamma rintronati dalla pubblicità”.

Il problema è che non solo mamma e papà, ma anche nonni e figli sono rintronati dalla pubblicità. Che mondo sarebbe senza Nutella? Ops, volevo dire Natale...

10 dicembre 2008

Cosa bolle in negozio?



Arriva il Natale e milioni di italiani, fedelissimi al più sacro insegnamento di questa festa, si dedicano anima e corpo allo shopping estremo. A Milano via Torino in questi giorni è un brulicare di gente rimbecillita dalle vetrine decorate con ghirlande, cristalli di neve, luci come se piovessero... Di Babbi Natale se ne vedono pochi in giro, forse sono troppo tamarri e nazional popolari. Quest'anno il Natale è decisamente più chic.
Anche la pubblicità televisiva mi aiuta a capire le tendenze regalo di quest'anno. Le consolle di gioco la fanno da padrone. XBox, Wii e PSP3 continuano a martellare il pubblico coi loro spot, tanto da scatenare quesiti esistenziali nei giovani, come "Psp3 o X-Box 360?". C'è poco da sfottere... Io mi regalerò la WiiFit.
Alla Fnac le idee regalo spaziano da invitanti cofanetti cinematografici (da Mel Brooks a Buster Keaton passando per Jacques Tati) a novità tecnologiche o pseudotali (nel senso che circolano da tempo ma solo ora sono accessibili al grande pubblico).
Ho rivisto il mio robottino Roomba, anche nella versione lavapavimenti, e ho visto finalmente dal vivo e in funzione il coniglio Nabaztag.
Ho scoperto anche dei peluche (o qualcosa che ci si avvicina) che non conoscevo:
gli Skelanimals. Il pay-off recita "Anche gli animali morti hanno bisogno d'amore".
Pinko, brand da sempre attento a coniugare femminilità, stile e ironia, ha lanciato in italia un nuovo progetto ricco di “dark humor”. Sono loro gli skelanimals: una linea esclusiva di capi e accessori caratterizzati da dolci animaletti che - per distrazione o imprudenza- sono “passati a miglior vita” e che adesso tornano, alla ricerca di amore. Ogni personaggio ha una buffa storia legata alla propria “uscita di scena”. Creati dal disegnatore Mitchell Bernal e accompagnati dal motto “Dead Animals Need Love Too” questi personaggi hanno spopolato in america diventando un vero e proprio fenomeno di culto grazie all’incredibile mix di tenerezza e sarcasmo. Un modo simpatico per esorcizzare la negatività e riscoprire la spiritualità degli animali, il tutto con affetto e tanta ironia. Occorre essere ironici e teneri per apprezzare la collezione Skelanimals. Questi simpatici animaletti cercano una casa con qualcuno di speciale pronto a regalare loro coccole e sorrisi, amano persone con un cuore caldo e accogliente e adorano guardare con te accoccolati sul divano un film dell’ orrore; Ognuno di loro ha il suo film preferito

Dopo una simile premessa sono costretta a dire che li adoro, o un'accusa di scarso senso dello humor sarebbe scontata. In realtà li trovo un'occasione mancata. Potevano essere uno strumento per sensibilizzare su determinate questioni, come sull'abbandono o sull'uccisione degli animali. Un po' come i Giantmicrobes. Si sarebbe potuto adottare un orso "morto" per l'estrazione della sua bile in Cina. Oppure un cane investito perché un padrone lo aveva abbandonato in autostrada. Certo, le loro storie non sarebbero state più "buffe", ma avrebbero avuto un senso. Così sono solo marketing.
Insomma, i Skelanimals sono solo dei gusci vuoti, con tanta forma e poca sostanza. Molto modaioli, insomma. Ne sentivamo davvero la mancanza?

9 dicembre 2008

L'arte del traforo


Il mio interesse per le attività manuali mi ha portato in passato a cimentarmi con il traforo. Dopo un delfino zoppo e una tigre senza orecchie, sono riuscita a realizzare una splendida farfalla. Ho deciso che sarebbe stata il mio capolavoro e sono passata alla ceramica.
Ultimamente riflessioni decisamente più pratiche mi hanno portata a ripensare al traforo. Mi servirebbe infatti un portaspezie su misura (ho dei vasetti ottogonali che reclamano un alloggio) e così, forte dell'impara l'arte e mettila da parte, mi sono ricordata di saper tagliuzzare il compensato.
Alla ricerca di qualche idea interessante, mi sono imbattuta in questo sito, trovando delle immagini splendide. http://www.finescrollsaw.com/examples-it.htm
Per i genitori che vogliono fare con le proprie mani un puzzle in legno per i figli, ecco un elenco di modelli:
http://www.freewoodpuzzles.com/

3 dicembre 2008

Sky e il risparmio energetico

Mentre gli italiani dibattono sull'iva al 20% di Sky (dimenticandosi perché era stata abbassata, come ricorda l'Espresso con Berlu-Sky), un'altra notizia passata praticamente sotto silenzio mi ha fatto sobbalzare: "Il decreto anti crisi non taglia lo spreco" titolava stamattina DNews. Ohibho! Che succede?
Che il Governo ha deciso di mettere mano, in modo RETROATTIVO, alle detrazioni del 55% per il risparmio energetico. In pratica, quasi tutti quelli come me che quest'anno hanno deciso di cambiare gli infissi mettendone di nuovi a risparmio energetico, contando anche sugli incentivi stabiliti dalla scorsa Finanziaria, se la prenderanno nei denti. Ecco l'articolo del Sole24 Ore, che cito in parte.
Solo un contribuente su nove, fra quelli che quest'anno hanno effettuato ristrutturazioni di immobili per il risparmio energetico sarà certo di poter utilizzare il bonus del 55 per cento. Il nuovo meccanismo varato con il decreto legge anti-crisi impone infatti già per il 2008 sia la prenotazione obbligatoria sia il "blocco" degli stanziamenti statali per l'accesso allo sconto.
Si tratta di somme – quelle indicate nell'articolo 29, comma 7, del Dl 185/08 – che appaiono, però, di gran lunga inferiori rispetto alle attese di quanti, singoli cittadini o imprese, proprio in virtù della finora automatica detraibilità del 55% delle spese hanno già realizzato investimenti (spesso consistenti).

La reazione del mondo imprenditoriale non si è fatta attendere (si veda anche l'altro articolo in questa stessa pagina). «I limiti introdotti sullo sconto del 55% – ha detto il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia – non ci trovano d'accordo. Se l'obiettivo da perseguire è quello di ridurre i consumi di energia dobbiamo evitare di avere effetti che blocchino questo tipo di investimenti delle imprese e dei privati». Il presidente di Confindustria, che ha parlato a margine di un convegno sull'ambiente organizzato da Assolombarda, ha sottolineato l'errore di «mettere un rubinetto al 55% di detrazione fiscale sugli investimenti di efficienza energetica», e come «la retroattività del provvedimento sia la cosa peggiore che si possa fare». Per questo motivo – ha aggiunto Marcegaglia – Confindustria «ha avuto incontri con esponenti del Governo e si è impegnata in modo chiaro e forte perché ci siano cambiamenti su questa norma».

Trovo francamente una buffonata, oltre che una beffa crudele per i contribuenti, togliere quanto è stato in precedenza promesso. E trovo indecente che si inviti a consumare indiscrinatamente contro la crisi e non si incentivino parallelamente gli acquisti volti a ridurre i consumi energetici.
Speriamo ci ripensino.
CRISI: VELTRONI, GOVERNO RITIRI TAGLIO DETRAZIONI RISPARMIO ENERGIA


(ASCA) - Roma, 3 dic - ''L'insufficiente e sbagliata manovra anti crisi decisa dal governo contiene al suo interno anche una norma particolarmente dannosa che rischia di provocare a catena effetti molto gravi per il nostro Paese. Il taglio alle detrazioni del 55% per gli interventi edilizi a favore dell'efficienza energetica e sull'impiego delle fonti rinnovabili, oltre ad essere di fatto un aumento della tassazione a carico dei cittadini, rappresenta un clamoroso errore strategico che puo' provocare danni devastanti per una serie di motivi''.

Lo afferma il segretario del Pd, Walter Veltroni che chiede il ritiro della disposizione che rappresenta un boomerang, economico e politico, per lo Stato oltre che una punizione per i cittadini piu' diligenti.

''C'e' innanzitutto un'ingiustizia nei confronti di tutti quei cittadini italiani -spiega Veltroni- che avevano giustamente scelto l'impiego di fonti di energia rinnovabili.

La retroattivita' della norma per tutto il 2008 produce un serio danno economico a centinaia di migliaia di nostri concittadini''.

''Rendere migliori le abitazioni -fa osservare il segretario del Pd- aiutava tra l'altro anche a ridurre le spese delle famiglie. Tra una casa costruita con criteri avanzati e una di qualita' peggiore passa una differenza di circa 1000 euro all'anno per quanto riguarda le bollette energetiche''.

''Esiste poi il gravissimo problema -aggiunge- legato allo sviluppo e alle prospettive del nostro sistema energetico. In un momento in cui tutto il mondo, con in testa il neo presidente americano Obama, si sta muovendo nella direzione indicata dal protocollo di Kyoto, questa norma fa fare all'Italia un micidiale passo indietro che impedisce al nostro Paese di cogliere il valore di una scelta che puo' mettere insieme la crescita dell'economia con la difesa dell'ambiente. Questa decisione di fatto isola il nostro Paese a livello internazionale e riduce a zero la credibilita' con cui l'Italia si presentera' alla trattativa europea sul clima''.

''In terzo luogo -afferma ancora Veltroni-, c'e' una questione di opportunita' politica.

Il taglio delle detrazioni rischia di incidere profondamente su un comparto come quello dell'edilizia, fondamentale per il sostegno al lavoro e ai consumi. Migliaia di piccole e medie imprese nell'edilizia e nell'artigianato e molti produttori di materiali e apparecchiature per l'edilizia si sono attivati per utilizzare il mercato che si stava aprendo. Con questa decisione si mettono a rischio decine di migliaia di posti di lavoro.

Il provvedimento in questione era stato inoltre studiato come norma anti evasione. La sua sostanziale vanificazione decisa da Berlusconi avra' come principale impatto fiscale una nuova e deleteria spinta al lavoro in nero e quindi dell'evasione''.

''Per tutti questi motivi -conclude Veltroni- il Partito democratico chiede al governo di ritirare subito questo provvedimento sbagliato e deleterio''.


Aggiornamenti sulla vicenda.
Il Governo ha fatto un "errore".
Ecco cosa succederà.
Risparmio energetico con autorizzazione e fino ad esaurimento dei fondi, ma solo a partire dai lavori effettuati nel 2009. Il ministro Tremonti ha infatti chiarito in Parlamento, il 3 dicembre, che la retroattività della norma è stato "un errore" e quindi per il 2008 non ci sarà alcun taglio. Come funzionerà in concreto il meccanismo per il 2009, però, sarà possibile saperlo solo dopo le modifiche al decreto. Ecco comunque un riepilogo di quelli che sono al momento i punti fermi.

2 dicembre 2008