30 ottobre 2008

Sordomuta multata per aver parlato al cellulare

A volte, di fronte a un'ingiustizia, il problema maggiore è dimostrare che la si è subita. Nel caso di questa signora, le cose sono state più facili.
Ansa, 2008-10-29 14:15
ROMA - Il giudice di pace di Roma Saverio Del Gaizo ha annullato la multa di 68 euro, con decurtazione di cinque punti della patente, notificata ad una sordomuta perché - stando al verbale di contestazione - sorpresa dai vigili urbani in via Tuscolana al volante del suo veicolo mentre parlava con il telefono cellulare.

Il Comune di Roma è stato condannato al pagamento delle spese di giudizio. Il grottesco verbale di contravvenzione emesso nei confronti di Maria Bartoccini era finito al vaglio del giudice in seguito al ricorso presentato dall'avvocato Diego Perugini. Del Gaizo non ha potuto fare altro che prendere atto della svista dei vigili urbani, anche in considerazione del fatto che è sordomuto anche il marito della signora Bartoccini, abituale , conducente dell'auto di famiglia.

La violazione al codice della strada, come spesso accade, non era stata contestata al trasgressore nella immediatezza. "Di fronte all'evidenza della ragione - ha commentato l'avvocato Perugini - è caduto l'assioma dell'infallibilità dei vigili urbani. Tutti possono sbagliare, anche loro".

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